È stato presentato in anteprima a Palermo il docufilm “Ora tocca a noi“, scritto e diretto da Walter Veltroni, che racconta la vita di Pio La Torre. La proiezione al cinema Rouge et Noir, dedicata agli studenti.
Pio La Torre venne ucciso il 30 aprile del 1982, in un agguato in cui perse la vita anche Rosario Di Salvo: già segretario regionale del Partito comunista e deputato, fu padre della legge sul reato si associazione di stampo mafioso.
Ad aprire il documentario, è una testimonianza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come riporta BlogSicilia.it: “La legge che porta anche il suo nome contiene elementi che si sono dimostrati essenziali per colpire e sconfiggere la mafia”. Le indagini e i processi che seguirono l’omicidio, confermarono che fu la mafia a volere la morte di La Torre.
Il docufilm di Walter Veltroni include materiale d’archivio, interviste, ricostruzioni e testimonianze di chi lo ha conosciuto, che si alternano alle immagini che ripercorrono gli anni dell’infanzia e quelli dell’impegno nel partito e in Parlamento.
Viene anche tracciata l’infanzia del giovane Pio: nato in una famiglia di braccianti, è cresciuto insieme a quattro fratelli nella borgata palermitana di Altarello di Baida, percorrendo ogni giorno diversi chilometri a piedi per andare a scuola.
Il titolo del docufilm, “Ora tocca a noi“, è una frase pronunciata da Pio La Torre all’amico Emanuele Macaluso, poco prima di essere ucciso: “Io ho scelto questo titolo perché ha un doppio significato, prima di tutto per ricordare la citazione e poi la dedico ai ragazzi che vedono questo film, un modo per dire che non è finita, che bisogna continuare”, spiega Veltroni dalle pagine di Repubblica.
Alla proiezione in anteprima al cinema Rouge et Noir di Palermo, seguita in streaming da centinaia di studenti italiani, sono intervenuti anche i giovani delle scuole palermitane.
Pio La Torre, aggiunge Veltroni, “è stata una delle persone che ha meglio compreso le sue dinamiche e i processi attraverso i quali la mafia si arricchiva e quindi è anche stato tra coloro che hanno capito per primi quali erano gli strumenti legislativi necessari. E per questo è stato ucciso”.
Il documentario andrà in onda venerdì 16 dicembre, alle ore 21,25 su Rai3. È prodotto da Minerva Pictures, Rai Documentari e Cinecittà Luce, con il contributo di Rai Teche. Nel ruolo di Giuseppina Zacco, moglie di Pio La Torre, c’è l’attrice palermitana Silvia Francese, nipote del giornalista Mario Francese, assassinato a Palermo la sera del 26 gennaio del 1979.
Tra le testimonianze riportate c’è anche quella di Giuseppe Tornatore: “La figura di Pio La Torre è quella che ci ricorda come spesso essere siciliani abbia voluto significare essere soprattutto antimafiosi. I più grandi antimafiosi sono siciliani”, spiega il regista.