Dopo il sold-out della settimana scorsa, con il RACH 2 eseguito da un pianista di culto come Michail Pletnev, la Stagione concertistica 2023-24 dell’Orchestra Sinfonica Siciliana prosegue venerdì 1° dicembre (ore 21.00) e sabato 2 dicembre (ore 17.30) con due appuntamenti “per grandissimo organico” dedicati a César Franck e all’impressionismo musicale di Maurice Ravel: sul podio un beniamino del pubblico palermitano come Donato Renzetti.
Chi è Donato Renzetti?
Considerato uno dei più importanti direttori d’orchestra italiani della sua generazione, Donato Renzetti ha iniziato la sua carriera conquistando, nel 1980, il Primo premio del Concorso Internazionale “Guido Cantelli”. Ospite abituale delle sale da concerto e dei principali teatri del mondo, è stato Direttore principale dell’Orchestra Internazionale d’Italia e dell’Orchestra Regionale Toscana, oltre che Direttore musicale del Macerata Opera Festival.
Il suo repertorio si include i tutti i grandi capolavori del melodramma italiano (da Bellini a Verdi) e innumerevoli pagine sinfoniche dal Romanticismo al XX secolo. Non a caso, la sua discografia si dispiega attraverso epoche e linguaggi diversi, includendo, accanto a opere di Mozart, Schubert e Čaikovskij, anche una storica registrazione dal vivo del Manfred di Schumann realizzata insieme con Carmelo Bene e l’Orchestra e Coro del Teatro alla Scala di Milano.
Attivo anche nell’ambito della didattica, Renzetti ha avuto fra i suoi allievi importanti direttori d’orchestra come Gianandrea Noseda e Michele Mariotti. A Dal 2019 collabora con la Scuola di Perfezionamento di Saluzzo e la Filarmonica Teatro Regio Torino. L’interesse per la formazione dei giovani è testimoniato anche dal lungo, fecondo rapporto l’Accademia del Teatro alla Scala.
Il repertorio dei concerti
Per il suo ritorno sul podio Politeama Garibaldi, Donato Renzetti ha scelto di dirigere la Sinfonia in re minore di César Franck, eseguita per la prima volta – e con grande scalpore – a Parigi nel 1889 e due straordinarie testimonianze del virtuosismo orchestrale di Maurice Ravel: la suite per orchestra Le Tombeau de Couperin, composta nel 1917 in memoria di sei amici caduti nella Prima guerra mondiale, e il famoso Boléro, scritto nel 1928 per la danzatrice/attrice Ida Rubinstein (già protagonista del Martirio di San Sebastiano di Claude Debussy) e destinato, con il suo carattere misterioso, esotico e ritmicamente ossessivo, a diventare una delle pagine più note e acclamate del Novecento europeo.