La Sicilia si prepara al Natale, non soltanto con le luminarie in strada, ma anche con una nuova ordinanza di Nello Musumeci contro il Covid. Secondo gli esperti, si tratterà di misure più stringenti, che serviranno a contenere ancora di più le possibilità di contagio.
Il periodo delle festività, infatti, rappresenta inevitabilmente una maggiore fonte di contatti. In più è sotto stretta osservazione la variante Omicron, il cui impatto a livello nazionale è ancora, per fortuna, molto limitato.
La novità più importante della prossima ordinanza potrebbe essere l’introduzione dell’obbligo di mascherina all’aperto sempre. Attualmente, l’ordinanza in vigore in Sicilia istituisce un obbligo per i luoghi aperti solo in caso di folla o assembramenti. Probabile anche un’intensificazione dei controlli nei porti e negli aeroporti, oltre a una implementazione del sequenziamento dei tamponi. Tutte le probabili nuove misure dovranno individuare in modo tempestivo i focolai e i casi di variante Omicron sul territorio.
A quanto pare, la nuova ordinanza potrebbe arrivare in tempi molto stretti, anche perché siamo entrati nel mese di dicembre. Per quanto riguarda le mascherine all’aperto, la Sicilia si uniformerebbe ad altre regioni il cui obbligo è già scattato.
Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha fatto sapere che i sindaci hanno chiesto al Governo di valutare l’opportunità di rendere obbligatorio l’uso della mascherina all’aperto su tutto il territorio nazionale dal 6 dicembre al 15 gennaio. “Quelli – ha spiegato – sono i giorni del Natale dove per lo shopping, per la voglia giustamente di stare insieme e di fare comunità, nelle nostre città c’è maggiore possibilità di assembramento. Se ci fosse un provvedimento nazionale, come abbiamo spiegato al Governo, sarebbe tanto di guadagnato, perché daremmo un segnale unico a tutto il Paese”.
Si attende l’ufficialità della prossima ordinanza anti-Covid del presidente Musumeci. Nulla di certo in Sicilia, dunque, ma diverse ipotesi. L’unica certezza è che si vuole agire per limitare i contagi e fare il possibile di non tornare alle stesse condizioni di un anno fa.