Per i genitori valeva appena duemila euro. Per la nuova “famiglia”, che nel 2008 l’aveva comprata in Kosovo, meritava solo di essere trattata come una schiava, costretta a fare le pulizie, presa a colpi di mazza, a calci e ripetutamente violentata dal fratellastro e dal patrigno, che le legavano mani e piedi. Per la coppia che l’ha comprata, di etnia rom, il pubblico ministero ha chiesto 15 anni di reclusione per l’uomo e 12 per la moglie. Sono accusati di riduzione in schiavitù e violenza sessuale.
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