La chiesa del Gesù o chiesa di Santa Maria di Gesù nota anche come Casa Professa, è una delle più importanti chiese barocche di Palermo e dell'intera Sicilia. Dopo quasi due anni di restauro conservativo, il 24 febbraio 2009, la chiesa è stata inaugurata con una messa solenne presieduta dall'arcivescovo di Palermo mons. Paolo Romeo e partecipata da numerosi gesuiti e autorità civili e militari. I Gesuiti che giunsero a Palermo nel 1549, iniziarono nel tardo Cinquecento la costruzione della chiesa annessa alla casa madre (Casa Professa), una delle più spettacolari chiese della Sicilia. Il luogo dove sorse era ritenuto tradizionalmente rifugio di eremiti, in particolare San Calogero vi avrebbe dimorato in una grotta: tuttora vi si trovano catacombe paleocristiane. La grande costruzione venne ideata dall’architetto gesuita Giovanni Tristano e, in un primo momento, si presentava ad unica navata con ampio transetto e ampie cappelle laterali. Agli inizi del Seicento, per adeguarla alle esigenze di grandiosità tipiche dell'architettura gesuita, su progetto di Natale Masuccio vennero abbattuti i muri divisori delle cappelle, ottenendo così tre navate. La consacrazione della grande chiesa avvenne nel 1636. Nel 1892 il cav. Salvatore Di Pietro, già rettore di Casa Professa, nonché filantropo, prefetto di studio al seminario, membro del Collegio Teologico e dell'Accademia di scienze, lettere e arti e di quella di storia patria, con decreto del 1888, ottiene tramite il ministro della pubblica istruzione Paolo Boselli che il tempio venga dichiarato monumento nazionale. Durante la Seconda guerra mondiale una bomba s'abbatté proprio sulla cupola della chiesa che, nel suo crollo, trascinò con sé tutte le zone ad essa vicine e naturalmente andò perduta gran parte delle pitture del presbiterio e del transetto. Quando si volle restaurare l'edificio si procedette alla riesecuzione degli affreschi perduti con aggiunte arbitrarie e di cattivo gusto; la visione di alcuni affreschi annullano con la loro bruttezza il senso di stupore della fenomenale bellezza della chiesa. La parte più spettacolare dell'edificio è forse la tribuna dell'abside, ornata dall'Adorazione dei Pastori (1710-1714) e dall'Adorazione dei Magi (1719-1721), bassorilievi marmorei posti sulla tribuna, di Gioacchino Vitagliano su modelli di Giacomo Serpotta. Di particolare rilievo è l'organo. Costruito nel 1954 dalla ditta Tamburini di Crema; uno splendido strumento da concerto a 4 tastiere e pedaliera a raggiera. Le oltre 4000 canne ne impongono il rilievo nell'ambito degli strumenti da concerto nel panorama cittadino e italiano
Agrigento