Oggi, mercoledì 15 ottobre, presso la casa circondariale Antonio Lorusso di Pagliarelli a Palermo, un giovane ingegnere, detenuto in attesa di giudizio, ha conseguito la laurea in architettura con il massimo dei voti, 110 e lode. La tesi presentata riguarda la “Greentrification”, un tema legato al rinnovamento urbano sostenibile. Questa laurea rappresenta un traguardo significativo, poiché è la prima laurea ottenuta all’interno del carcere Pagliarelli dopo l’istituzione del Polo Universitario Penitenziario, avvenuta grazie all’accordo quadro firmato il 25 febbraio 2021.
L’accordo, siglato dal rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri e dall’emerito professore Giovanni Fiandaca, all’epoca Garante regionale per i diritti dei detenuti della Sicilia, ha permesso l’avvio di percorsi universitari per i detenuti, aprendo nuove prospettive per l’istruzione all’interno delle carceri siciliane. L’evento di oggi segna una pietra miliare per l’istituzione di un polo che intende offrire a chi è privato della libertà fisica, l’opportunità di investire sulla propria crescita personale e professionale.
Alla cerimonia di proclamazione, svoltasi in un clima di grande emozione, erano presenti la moglie, i figli e altri familiari del laureato, tutti visibilmente commossi. “Un sentito ringraziamento va ai professori che hanno accompagnato lo studente in questa straordinaria storia, e a tutto il personale dell’amministrazione penitenziaria che ha collaborato per il raggiungimento dell’obiettivo finale”, ha dichiarato Pino Apprendi, Garante comunale dei detenuti.
Alla cerimonia hanno partecipato anche importanti rappresentanti del mondo giudiziario e delle garanzie per i detenuti. Erano presenti, infatti, il presidente della Magistratura di sorveglianza Nicola Mazzamuto e il suo vicario Simone Alecci, insieme al Garante regionale dei detenuti Santi Consolo e al componente dell’Ufficio del Garante nazionale, Mario Serio. Tutti hanno espresso soddisfazione per questo importante traguardo, che dimostra come l’istruzione possa essere un veicolo di riscatto e reintegrazione sociale.
La tesi del giovane ingegnere, incentrata sul concetto di “Greentrification”, ha analizzato il ruolo del rinnovamento urbano in ottica sostenibile. Un argomento di grande attualità che ha saputo coniugare architettura e rispetto per l’ambiente, proponendo soluzioni innovative per trasformare le città in spazi più vivibili e rispettosi dell’ecosistema. Il voto di 110 e lode è stato il riconoscimento di un percorso di studio esemplare, nonostante le difficoltà legate alla detenzione.