Mi spiace dare notizie di questo genere, perchè ritengo la casa un diritto inviolabile dell'uomo.
Eppure ecco che, come era già avvenuto nello stesso stabile ad agosto, un'altra famiglia è stata sfrattata dal “proprio” appartamento ed altre 20 rischiano grosso.
Il complesso si trova a Palermo, via Vanvitelli, ed è stato confiscato al costruttore Lo Sicco.
Ma la parte più assurda della vicenda è che lo sfratto viene confermato dopo 25 anni di mutuo regolarmente pagato.
Adesso l'appartamento ha un altro padrone che l'ha acquistato ad un'asta giudiziaria.
Come volevasi dimostrare, la politica e la burocrazia italiana (stessa cosa, dai!) sono prive di intelletto, incapaci di esaminare le singole situazioni e fare la scelta giusta.
I primi a consegnare le chiavi due mesi fa sono stati i coniugi Galeazzo, marito e moglie con due figli. Da 27 anni abitavano in via Vanvitelli 2 ed ora hanno perso la casa all'asta dopo averla pagata «con cambiali per 95 milioni di lire».
Ma perchè viene fatto tutto questo?
Le famiglie in questione hanno a che fare con la mafia?
La riposta, l'unica che viene data, è che il contratto d’acquisto era incompleto.
A voi qualsiasi commento.