Lo spazio che si trova accanto al Palchetto della Musica di piazza Castelnuovo, a Palermo, sarà intitolato a Giuni Russo, con una targa che sarà pronta nella seconda metà di settembre. Prevista anche una cerimonia.
Se ne parla da tempo e, adesso, l’omaggio della città di Palermo alla cantante sta per diventare realtà. L’artista, nata proprio nel capoluogo siciliano, non è mai stata dimenticata dal pubblico: con il suo stile ha scritto una pagina molto importante della musica italiana.
Grazie all’impegno dell’associazione Giuni Russo Arte (guidata da Maria Antonietta Sisini) e a una petizione lanciata quasi due anni fa da PalermoToday, lo spazio accanto al Palchetto a due passi da via Ruggero Settimo, nel centro della città, sarà intitolato alla cantante. La targa, pagata dall’assessorato Regionale ai Beni Culturali, sarà pronta nella seconda metà di settembre e poi si dovrà soltanto fissare una data per la cerimonia.
Non tutti lo sanno, ma proprio al Palchetto della Musica Giuni Russo si esibì per la prima volta, prima di lasciare Palermo e raggiungere Milano. A Milano se n’è andata prematuramente, il 14 settembre del 2004, all’età di 53 anni.
Già in passato, nel 2012, l’ex sindaco Leoluca Orlando e l’ex assessore Francesco Giambrone avevano dichiarato di voler dare mandato alla commissione Toponomastica affinché si intitolassero una via o una piazza a Giuni Russo, definendo la cantante “un punto di svolta nella musica pop italiana, unendo grandissime doti vocali alla ricerca costante di nuovi stili espressivi”.
In seguito le venne intitolato uno spazio a Mondello, con una cerimonia alla quale non fu invitata Maria Antonietta Sisini (compagna di vita e produttrice di Giuni). Proprio l’associazione Giuni Russo Arte si è battuta per rimuovere la targa da quel punto.
Nacque così la petizione per intitolare il Palchetto della Musica: un’iniziativa appoggiata da migliaia di persone. Il Comune, ancora guidato da Orlando, accolse la richiesta: la macchina amministrativa si è messa in moto e, dopo l’insediamento del neosidaco Roberto Lagalla, si sono ottenute le autorizzazioni necessarie. A farsi carico delle spese per la tarda, l’assessorato regionale ai Beni Culturali, guidato da Alberto Samonà. Si attende, adesso, soltanto una data per la cerimonia.