Palermo piange la perdita di Filippo Ilardo. Il giovane, morto a 38 anni a causa di una grave malattia, era il titolare della storica gelateria del Foro Italico, famosa anche oltre i confini cittadini. Quartiere della Kalsa a lutto.
Filippo Ilardo, il ricordo sui social
Ilardo si è spento ieri. Una perdita inaspettata, che la lasciato nello sconforto parenti, conoscenti e i tanti clienti della sua gelateria, vero punto di ritrovo cittadino. In tanti hanno voluto dedicargli un pensiero sui social.
«Un giovane umile, appassionato del suo lavoro», si legge ad esempio. Anche chi lo ha conosciuto, ha voluto rivolgergli un ultimo pensiero carico di affetto ed emozioni. «Non ci sono parole solo tanta tristezza… Siamo cresciuti insieme giocavamo insieme. Io mi ricordo il tuo dolce papà mi adorava anche la tua mamma. Troppi dolori avete sopportato, la vita non è stata gentile con voi e adesso anche tu hai preso il volo raggiungendo il tuo dolce papà è tuo caro cognato. Non oso pensare il dolore che sta passando la tua amata famiglia. Hai lottato tanto ma poi alla fine Gesù ti ha voluto con se sarai un angelo stupendo».
“Se ne va un pezzo di storia del Foro Italico”
E, ancora: «Voglio solo trattenere i ricordi dei momenti di relax che ti concedevi quando potevi dal lavoro – scrive Tano su Facebook – con le nostre risate e momenti di spensieratezza. Mi stimavi e la cosa era reciproca, la vita ti è stata crudele, buon viaggio». «E anche un pezzo di storia del Foro Italico se n’è andato via – aggiunge Ignazio -. Ci hai lasciati senza parole con la tua sede unica a Palermo dal 1860, ciao grande amico mio riposa in pace».
Anche la Confraternita Santa Rosalia dei Sacchi e del Pellegrino ha voluto dedicargli un ultimo, accorato, saluto: «Tutta la confraternita, maschile e femminile, si unisce al dolore e in preghiera alla Famiglia Ilardo (antichi commercianti del nostro quartiere della Kalsa) per la perdita del figlio Filippo. Che nostro Signore lo accolga tra le sue braccia». I funerali, riporta BlogSicilia, si terranno sabato 12 marzo alle 10,30 alla chiesa della Kalsa.