Vodafone Italia e l’Università degli Studi di Palermo hanno avviato il progetto 5G 4 A Smart Sicilian Academic Campus, con il quale verrà realizzata per la prima volta in Italia una rete privata 5G ibrida (Mobile Private Network, MPN) su un polo universitario.
Il progetto – spiega una nota – è aggiudicatario del Connecting Europe Facility dell’Unione Europea, lo strumento di finanziamento per promuovere la crescita, l’occupazione e la competitività dei Paesi a livello europeo attraverso investimenti infrastrutturali mirati con un importo totale del finanziamento di 4 milioni di euro.
Sostenuto dal ministero delle Imprese e del Made in Italy e dalla Regione Siciliana, il progetto prevede la realizzazione entro i prossimi tre anni di una copertura 5G dedicata sull’area dell’Università degli Studi di Palermo inclusa la sua sede distaccata a Trapani, e sul Policlinico Universitario Paolo Giaccone, ospedale universitario e sede della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Palermo.
L’infrastruttura di rete privata di cui saranno dotati il polo universitario e le sue sedi sarà completamente integrata nella rete mobile pubblica di Vodafone che fornirà copertura veloce 5G sia alla popolazione locale attraverso la rete pubblica sia all’interno dell’Università degli Studi di Palermo.
Vodafone: “Stiamo scrivendo un nuovo capitolo della formazione universitaria”
“Il 5G è una tecnologia esponenziale che sta cambiando il modo di fare impresa, servizi, education in tutte le nostre società”, ha affermato Aldo Bisio, CEO di Vodafone Italia. “Con la realizzazione della prima rete privata 5G ibrida su un polo universitario stiamo scrivendo un nuovo capitolo della formazione universitaria. Il digitale e l’innovazione consentono di creare nuovi modelli di apprendimento in cui è centrale l’esperienza concreta del singolo, abilitata dalla connettività e dalla tecnologia”.
Il Rettore di UniPa: “L’obiettivo è anticipare i tempi”
“Con questa iniziativa UniPa intende, in particolare, dare nuovo impulso alla innovazione degli strumenti e delle metodologie didattiche, con il preciso obiettivo di potere anticipare i tempi sperimentando soluzioni, approcci e strategie – ha affermato il rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri -. Prevediamo inoltre che potranno essere molto rilevanti le ricadute dell’utilizzo delle tecnologie 5G anche in ambito sanitario, grazie ad una sperimentazione di soluzioni innovative che, partendo dal contesto del Policlinico universitario, possano estendersi alla sanità territoriale”.
Il presidente Schifani: “Progetto fortemente innovativo”
“L’innovazione tecnologica rappresenta un asset strategico per il progresso della Sicilia – ha affermato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – sia sotto l’aspetto dello sviluppo industriale sia per le ricadute occupazionali e sociali. Come governo regionale siamo onorati di avere contribuito ad avviare un progetto fortemente innovativo, primo in Italia in un campus universitario, i cui vantaggi permetteranno alla città di Palermo di elevare i propri standard nel campo del digitale, al pari di altre realtà europee. La competitività dell’alta formazione e del sistema sanitario passa anche da servizi all’avanguardia, che siano in grado di velocizzare i tempi e accorciare le distanze”.