PALERMO – Avevano rubato i soldi alla mamma di un boss. Per questo furuno pestati in un magazzino del Capo. A raccontarlo, come scrive "LiveSicilia", è il pentito del Borgo Vecchio Danilo Gravagna, secondo cui la spedizione punitiva fu decisa da Paolo Calcagno. Calcagno, fino al giorno del suo arresto, avvenuto nel dicembre scorso, era un insospettabile imprenditore del settore ittico. Invece le indagini dei carabinieri lo piazzarono al vertice del clan di Porta Nuova, subentrato a Tommaso Lo Presti.
Alcuni mesi fa i pm convocano Gravagna e gli chiedono se sia a conoscenza di fatti sangue, pestaggi o aggressioni. E lui risponde: "Pestaggi sì, dico tra l'altro ne sono stato partecipe… è successo il giorno che siamo stati contattati da Paolino, questa persona del Capo, un certo Scurato… e un altro ragazzo, un ragazzo di vent'anni che ora non ricordo come si chiami, hanno scippato la nonna di Gabriele Ingarao".
Gabriele è figlio di Nicola Ingarao, ucciso nell'estate di 9 anni fa. Il racconto di Gravagna è stato riscontrato: l'8 aprile 2013 l'anziana donna è stata derubata da due giovani appena uscita dall'ufficio postale di piazza Verdi, accanto al teatro Massimo. I due malviventi erano fuggiti in direzione del Capo. Nonostante il colpo fosse stato denunciato alla polizia, i mafiosi di Porta Nuova si sarebbero attivati per farsi giustizia.