Sperone167 lancia l’iniziativa In-Cura: domenica 26 marzo è in programma a Palermo un’azione collettiva nel centro servizi di viale Giuseppe di Vittorio, per liberare l’immobile dai rifiuti.
Nuova iniziativa da parte di Sperone167, con un invito rivolto a cittadine e cittadini, alla società civile e a tutte le istituzioni. Cosa pensa un bambino delle elementari quando guarda il centro servizi pieno di immondizia, con i muri bruciati, dove entrano ed escono tossicodipendenti? Che fiducia può coltivare verso uno Stato che permette tutto questo? Quali sono le immagini indelebili che registra la sua memoria?
Parte proprio da queste domande l’appuntamento “In-Cura”, in programma domenica 26 marzo, alle ore 8,30, sotto il muro delle Medianeras, in viale Giuseppe Di Vittorio, a Palermo.
Nel quartiere Sperone, tra Viale Giuseppe Di Vittorio e largo Luigi Buozzi, esiste un centro servizi inattivo dal 2004 e in stato di degrado, nel cuore di uno dei quartieri più popolosi di Palermo, uno di quei posti dove mancano tutti i servizi essenziali e dove uno spazio del genere dovrebbe essere spazio di cura, prevenzione e aggregazione positiva.
Un immobile dove, lontano dagli occhi di tutte e tutti, senza alcuna inibizione all’ingresso, persone di ogni età vanno a drogarsi cercando la morte, mentre all’esterno, e purtroppo a volte anche all’interno bambine e bambini sostano a giocare. Un luogo che non può e non deve essere ignorato, e che domenica 26 marzo sarà ripulito dai rifiuti, come gesto simbolico di come una storia diversa per il quartiere Sperone sia necessaria e possibile.
Nasce con queste premesse, dunque, In-Cura. Un’azione promossa da Sperone167, in collaborazione con diverse associazioni e tante cittadine e cittadini liberi. “Non vogliamo vedere questo e altri luoghi in condizioni simili, o tantomeno pensiamo che la risposta sia ergere un muro all’ingresso”, spiegano da Sperone167.
“Questa nuova azione di cura della comunità nel quartiere desidera richiamare l’attenzione di tutte le autorità competenti al dovere di riconvertire immediatamente i luoghi di morte come questo in spazi sociali e di vita al servizio della comunità e dei quartieri. Serve farlo adesso, per intervenire nel reale con atti concreti, non dichiarazioni di intenti. Per noi è impensabile restare immobili. L’incuria è nemica della bellezza e dell’amore e il degrado nemico della socialità e dello spirito comunitario. Questo luogo, così lontano dagli occhi di molti, ma sotto gli occhi di tutti, è il simbolo di ogni diritto negato nelle periferie del mondo”.
Si consiglia di indossare scarpe con la suola spessa, pantaloni lunghi, guanti da giardinaggio resistenti e dotarvi di mascherine, pinze e altri dispositivi per raccogliere rifiuti in sicurezza. In-Cura è un’azione libera da qualsiasi connotazione politica. Si chiede dunque a tutte e tutti i partecipanti a non esporre alcun simbolo o riferimento a partiti o correnti politiche in generale. Appuntamento domenica 26 marzo alle ore 8,30.