Palermo conquista anche la stampa tedesca.
- Il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung ha dedicato un approfondimento al capoluogo siciliano.
- L’inviato tedesco è arrivato in città per seguire le prove de “Il crepuscolo dei sogni” del Teatro Massimo.
- La testata è molto autorevole e conferma, ancora una volta, la forte attrattività della Sicilia.
La Sicilia torna ad essere protagonista sulla stampa internazionale di prestigio. Questa volta è toccato alla città di Palermo, che ha guadagnato una pagina su un prestigioso quotidiano tedesco, il Frankfurter Allgemeine Zeitung (FAZ). Il 7 febbraio su “Feuilleton“, il supplemento della domenica, la testata ha parlato del capoluogo, del sindaco Leoluca Orlando, ma anche del Teatro Massimo e del suo direttore musicale Omer Meir Wellber per il suo lavoro rivolto alle comunità straniere e ai quartieri Zen e Danisinni. Nel reportage si legge: “La città che è stata considerata la capitale della mafia è oggi una delle città più aperte al mondo”. Il quotidiano ha visitato Palermo per seguire gli ultimi giorni di prove de “Il crepuscolo dei sogni”, che ha inaugurato la Stagione 2021 del Massimo.
Il quotidiano FAZ è un punto di riferimento per uomini d’affari e intellettuali che apprezzano in particolare il supplemento letterario, il Feuilleton. Gode di un’ampia diffusione all’estero e dispone di una delle più grosse reti di corrispondenti, il che lo rende largamente indipendente dalle agenzie di stampa. Nell’articolo dedicato a Palermo si sottolinea la decrescita delle delinquenza mafiosa e l’investimento nel binomio “legalità e cultura“.
La Sicilia sul Frankfurter Allgemeine Zeitung
Ecco cosa si legge sull’articolo dedicato a Palermo dalla stampa tedesca. “A Palermo il direttore musicale Omer Meir Wellber e il sindaco Leoluca Orlando hanno fatto del Teatro Massimo un bastione dei diritti civili contro la mafia e per una politica di accoglienza umana”. E, ancora: “Il concerto di Capodanno 2020 è stato programmato da Wellber nel segno del dibattito sui rifugiati. Ha invitato il liutista siriano Ashti Abdo con il suo gruppo, a suonare la sua musica insieme all’Orchestra. L’entusiasmo per le ballate curde di Ashti è ancora oggi vivo nella città che ha accolto migliaia di rifugiati”.
In riferimento al primo cittadino Orlando, si legge: “Per ancorare questo cambiamento nella città Orlando, insieme con quello che è stato a lungo il suo assessore alla cultura, l’attuale sovrintendente del Massimo Francesco Giambrone, 64 anni, ha iniziato una varietà di progetti”. Si entra, poi, nel dettaglio delle attività: “Le scuole hanno ‘adottato’ monumenti famosi della città come il Teatro Massimo, hanno organizzato visite guidate che oggi portano più di un milione di euro nelle casse del Teatro. Poi si è portata a Palermo la Biennale d’arte europea ‘Manifesta‘. Il sindaco ha spinto per la creazione della Consulta delle Culture, una sorta di consiglio cittadino di immigrati per gli immigrati, che prevede anche elezioni”.
La stampa tedesca pone l’accento sulle iniziative che ruotano intorno al Teatro Massimo e sulle politiche di inclusione: “Mentre il presidente della Consulta di Orlando invitava a una maggior partecipazione dei rifugiati alla vita della città, il Teatro Massimo ha fondato il Coro Arcobaleno nel quale oggi cantano fino a 50 bambini di famiglie immigrate. Nel momento più difficile della crisi dei migranti nel 2015 Orlando ha scritto la sua ‘Carta di Palermo‘ e ha invitato la comunità internazionale a riconoscere il diritto alla mobilità come un diritto umano e ad abolire le norme sui permessi di soggiorno, per non costringere i rifugiati all’illegalità”.