PALERMO – Travolse e uccise il 23enne Alessandro Bellante, per poi ammettere le sue responsabilità in tribunale. La tragedia avvenne nella zona di corso Calatafimi a Palermo. Adesso il 39enne Vincenzo Graziano, che dopo l'incidente si era dileguato, è accusato di omicidio stradale e di omissione di soccorso. È il primo caso specifico a Palermo.
"C'erano i filmati che lo inchiodavano. Ormai eravamo sulle sue tracce e aveva le ore contate", aveva spiegato a suo tempo la polizia municipale. L'uomo era alla guida di una Ford Focus blu. Un impatto violentissimo e per Bellante, che era in sella a una Vespa Piaggio, non c'era stato nulla da fare. Poi le ricerche da parte della polizia per risalire all'auto pirata. Fino al pentimento in tribunale.
Secondo quanto raccontato al pm, l'automobilista non avrebbe potuto evitare l'impatto con il corpo perché Bellante avrebbe perso l'equilibrio con la moto forse per colpa di una buca finendo con la testa sotto le ruote dell'auto. L'asfalto era bagnato e non è riuscito a frenare. Poi è fuggito perché preso dal panico, visto che è cardiopatico. L'uomo inizialmente avrebbe voluto presentarsi ai vigili, ma ha visto la scena di dolore dei familiari e non se l'è sentita. Adesso gli sono stati contestati sia l’omicidio stradale che l’omissione di soccorso. Il 15 marzo si terrà l’udienza preliminare.