Si sono svolti oggi, giovedì 30 giugno, a Palermo, i funerali di Gigi Petyx, storico fotoreporter siciliano, scomparso due giorni fa. Parenti, amici, conoscenti e colleghi hanno dato l’ultimo saluto al ‘paparazzo rosso’ all’Istituto Antoniano Padre Anniale Maria Di Francia, in via Castellana.
Luigi Petyx, da tutti conosciuto come Gigi, era nato al Mercato del Capo il 9 luglio 1938, quindi tra pochi giorni avrebbe festeggiato gli 84 anni. Per oltre 60 anni, con L’Ora e il Giornale di Sicilia, ha raccontato non solo la cronaca della città – con scatti che oggi fanno parte del bagaglio storico di Palermo – ma anche la società e il costume del capoluogo siciliano.
Il figlio Igor, fotoreporter come il padre, su Facebook, annunciandone la scomparsa, ha scritto: “A tutti quelli con cui ho parlato e non sono stati pochi, ho detto che non è un lutto solo mio e della mia famiglia ma un lutto di tutti. Gigi, così l’ho sempre chiamato, ha condiviso un pezzo di vita di percorso con chiunque abbia incontrato nella sua lunga e incredibile vita”.
Infatti, in tanti hanno reso omaggio sui social a Gigi Petyx. Toccante, per citarne uno, il ricordo del giornalista Wladimir Pantaleone:
“Mio padre mi raccontava storie fantasmagoriche su Gigi Petyx, fotografo al giornale L’Ora. Di ‘pustíate’ notturne e attese infinite, in cerca dello scatto giusto. Che ovviamente arrivava. Quando iniziai al Giornale di Sicilia per tutti ero (ovviamente). ‘Pantaloncino’ (copyright Nino Giaramidaro). Ma quando capitava – e capitò – di uscire con Gigi il suo esordio era: ‘Amuní! Camina cu mia compagno Wladimir’. E anche lui era una miniera di storie, di racconti. Mi raccontava le stesse storie di mio padre, ma dal suo punto di vista! Ogni angolo della città era una sosta e un aneddoto. Storie un po’ avventurose, intrise di esperienza. Di un giornalismo che già allora, 1996/1997, cominciò il suo lento, inesorabile declino. E penso a Gigi, che se ne è andato oggi. E penso a mio padre: di nuovo insieme. Il primo a raccontare, il secondo certamente a sganasciarsi dalle risate. E penso al figlio di Gigi, Igor Petyx – già Igor e Wlad, anche in questo caso due nomi ‘sovietici’ – che giustamente oggi mi ha detto: sicuro stanno ridendo e ci prendono per il culo: ‘Camillo, guarda quei due biondini lí!’. Ciao Barone”.