Panarea è la più piccola delle Isole Eolie, ma è anche la più glamour. Piccola e ricercata, offre un contesto perfetto per chi è alla ricerca di relax di giorno e vita mondana di notte. Tra spiagge da favola e locali, è una meta ideale per le vacanze in Sicilia.
Sull’isola più esclusiva delle Eolie si passeggia tra vicoletti e buganvillee, ammirando le casette basse con porte e finestre azzurre. Il mare è meraviglioso e non mancano i fanghi termali e le spiagge spettacolari. Con gli isolotti di Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca, Dattilo, Bottaro e Lisca Nera, e gli scogli dei Panarelli e delle Formiche, Panarea è un minuscolo arcipelago fra Lipari e Stromboli.
Panarea è Lunga appena 3 chilometri e larga 2, ma tanto le basta per essere scenografica e mondana. D’estate gli yacht del jet set internazionale sono in bella mostra davanti le coste. I centri dell’isola sono San Pietro, Ditella e Drautto.
La più piccola delle Isole Eolie regala scogliere frastagliate, lungo le coste settentrionale ed occidentale, mentre le spiagge di Panarea sono lungo la costa orientale e guardano a Stromboli. Consigliato un giro in barca, anche perché molte delle spiagge più belle non si possono raggiungere a piedi. A proposito di piedi… sull’isola non ci sono auto, ma si noleggiano scooter, moto, bici, quad e golf cart.
I paesaggi con le casette basse e bianche sono colorati da piante e fiori e guardano verso un mare blu. Proprio su queste rive si formò una delle prime civiltà che popolarono le Isole Eolie, rendendole un importante snodo per la navigazione verso il Mar Mediterraneo.
Dato che è molto piccola, l’isola si esplora comodamente a piedi in mezza giornata. Vi suggeriamo un itinerario che include cosa vedere a Panarea a piedi, con un percorso lungo circa 8 chilometri. Si parte dal porto e ci si inoltra in contrada San Pietro, verso nord. Dopo una decina di minuti si arriva alla contrada Ditella: qui ci sono le sorgenti termali e la spiaggia della Calcara.
Il percorso, a questo punto, sale su alcuni tornanti. Circondati dalla macchia mediterranea, si arriva sulla cresta, per ammirare splendidi panorami. Si gira, dunque, a sinistra e, dopo meno di 500 metri, si arriva a Punta del Corvo. Questo è il punto più alto dell’isola di Panarea, che consente di ammirare tutto l’arcipelago. Si inizia a scendere e, andando verso est, si torna a San Pietro.
La maggior parte dei turisti arriva qui per ammirare dal vivo le splendide spiagge e per la vita mondana, ma non sono solo queste le attrattive dell’isola. Scopriamo tutto insieme.
Le spiagge di Panarea non sono molte, ma sono molto belle. Soprattutto durante l’alta stagione, quindi a luglio e ad agosto, sono decisamente affollate, quindi conviene prenotare in tempo un ombrellone o arrivare molto presto. Con un giro in barca, potrete ammirare le insenature più belle e gli isolotti del piccolo arcipelago (Dattilo, Lisca Bianca, Lisca Nera e Bottaro, nei cui fondali giace il relitto di un mercantile inglese affondato nell’Ottocento).
Si trova a circa 30 minuti a piedi da San Pietro, adagiato su una piccola radura in cima all’omonimo promontorio. Si tratta di un insediamento preistorico che risale alla media Età del Bronzo. Lo compongono 22 capanne a pianta circolare e una rettangolare. Quest’ultima, probabilmente, era un luogo di culto o adibito a funzioni collettive. L’insediamento preistorico fu abbandonato intorno al 1300 a.C., forse a causa di incendi, e l’isola rimase disabitata per secoli.
Il Villaggio Preistorico di Panarea è uno degli insediamenti più antichi delle Isole Eolie. Risale a un periodo compreso tra XIV e XIII secolo a.C. e ha restituito molti reperti. Questi reperti si possono vedere al Museo Archeologico Eoliano di Lipari e alla sede distaccata di Panarea. Hanno fornito interessanti notizie sui traffici marini tra la Sicilia e Micene. L’accesso al Villaggio Preistorico è gratuito.
Si trova proprio nel centro di Panarea, cioè San Pietro, accanto alla chiesa ottocentesca. In questa sezione del Museo Archeologico Eoliano sono esposti alcuni reperti risalenti al Neolitico e all’Età del Bronzo, rinvenuti al Villaggio di Punta Milazzese, nella zona della Calcara e in alcuni giacimenti sottomarini.
Si tratta di un’antica casa di pescatori, trasformata dall’artista Adriana Pignatelli nel cuore di un interessante museo diffuso. Qui si possono trovare pannelli e oggetti della tradizione che raccontano la storia dell’isoletta. Nel giardino sono concentrate tutte le specie vegetali tipiche dell’isola.
Sebbene piccole, le Isole Eolie vantano una celebre tradizione gastronomica. Tra i piatti tipici di Panarea troviamo la zuppa di scorfano all’eoliana, gli involtini di pesce spada, il coniglio in agrodolce e le polpette di pesce, ma non finisce certo qui.
Una vera delizia è il pane cunzato alla Eoliana: si condisce con olio extravergine d’oliva, pomodorini, primo sale, basilico, capperi, olive, acciughe sott’olio e origani. Ancora, ottime le melanzane ripiene, l’insalata di arance, il pesce spada affumicato, gli spaghetti al tonno fresco e i totani ripieni.
Dulcis in fundo, la celebre granita con brioscia (perfetta in ogni momento della giornata), i dolcetti alle mandorle e i Gigi. Per un aperitivo o uno spuntino salato veloce, via libera gli arancini, alla focaccia alla messinese e alla ricotta al forno.
Panarea si raggiunge in aliscafo o traghetto. Le navi partono da Messina, Milazzo, Reggio Calabria e Salerno. Una volta arrivati, l’isola si gira tutta a piedi, ma si possono noleggiare scooter, biciclette, quad e golf cart. Il modo più suggestivo per godersi il mare, è prenotare un’escursione in barca. Il momento migliore per una vacanza di mare è l’estate, ma l’isola offre panorami suggestivi in molti periodi dell’anno, anche fuori stagione. Foto: Sicilia! – Licenza.