Un pane bianco abbastanza semplice, simile a quello italiano, che ha tuttavia un metodo di cottura e una lista degli ingredienti leggermente diversi. Si chiama pane cubano, ma parla siciliano, grazie al suo inventore. L’alimento di base della cucina cubano-americana ha una storia tutta da scoprire.
Il nostro viaggio alla ricerca delle curiosità sulla Sicilia e i Siciliani ci porta oggi di nuovo dall’altra parte dell’Oceano. Vogliamo conoscere le origini del vero panino cubano, che viene utilizzato per preparare il celeberrimo “cuban sandwich” tanto amato dai lavoratori e dai golosi.
Pane Cubano, un’idea siciliana
Il nome deriva dal fatto che, in origine, nacque come pranzo per migliaia di lavoratori di sigari cubani immigrati e altri immigrati spagnoli, italiani ed ebrei. Gli spagnoli lo chiamavano un mixto, a causa delle carni miste.
Due città americane, cioè Miami e Tampa, in Florida, se ne contendono la maternità. Per quanto riguarda però l’inventore, il primo panificio degli Stati Uniti a commercializzare il pane cubano è stato quasi certamente “La Joven Francesca”, fondato da Francisco Ferlita nel 1894 a Ybor City. Nelle vene di Ferlita, manco a dirlo, scorreva sangue siciliano: faceva parte di una fiorente comunità cubano-spagnola-italiana a Tampa.
Il panificio, in origine, vendeva pane ad un prezzo dai 3 a 5 centesimi a pagnotta. Molti dei prodotti venivano consegnati ogni mattina, proprio come il latte: le case, a Ybor City, avevano spesso un chiodo molto robusto, piantato nel telaio della porta sul portico anteriore. Un fattorino infilzava la pagnotta di pane fresca su quel chiodo, prima dell’alba.
Un incendio, nel 1922, distrusse la panetteria di Ferlita. Rimase in piedi solo il forno per il pane in mattoni. L’attività fu ricostruita e ampliata: presto divenne un importante fornitore di pane cubano per l’area di Tampa.
Il panificio ha anche aggiunto una sala da pranzo, che è diventata un luogo dove riunirsi, bere una tazza di caffè cubano e aggiornarsi sulle notizie locali. La Joven Francesca ha chiuso nel 1973, ma ha presto trovato nuova vita quando è stata ristrutturata e trasformata nel Museo Statale di Ybor City. I forni originali dove veniva cotto il pane cubano originale sono ancora visibili all’interno.
Come fare un cuban sandwich
Il pane alla maniera cubana include generalmente una piccola quantità di grasso sotto forma di strutto o grasso vegetale. É lunga circa un metro. Ha una crosta tostata dura e sottile e un centro morbido e friabile.
Si tratta della base necessaria per un “sandwich cubano” (a volte chiamato “sandwich mixto”). Può essere servito anche come una colazione semplice, soprattutto tostato e pressato con il burro e servito al fianco. Si accompagna a una tazza calda di caffè con leche (caffè cubano scuro forte con latte caldo).
La ricetta tradizionale del pane cubano non utilizza conservanti. Il prodotto, quindi, tende a diventare raffermo, duro e secco se non viene mangiato subito dopo la cottura. Può essere sempre congelato per la spedizione o lo stoccaggio. A Tampa, il pane raffermo è diventato un ingrediente fondamentale in altre ricette, come l’impanatura dei granchi per cucinare il “granchio alla diavola”. L’utilizzo del pane raffermo non conosce confini!
Un classico cuban sandwich include questi ingredienti:
- Prosciutto affumicato dolce;
- Arrosto di maiale marinato nel mojo, che mescola aromi e spezie come arancia amara, origano, cumino, aglio, cipolla, aceto e sale.
- Formaggio svizzero.
- Mostarda.
- A volte burro.
- Per chi li apprezza, sottaceti.