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Che il pane e panelle fosse una delle specialità più amate dello street food siciliano, era già noto. Una nuova conferma per questo piatto tipico arriva da Franco Berrino, noto epidemiologo, che ne mette in luce anche le qualità di alimento sano: scopriamo insieme perché.

Il pane e panelle è buono e fa bene!

Berrino, che per molti anni ha lavorato all’Istituto Nazionale Tumori di Milano e oggi promuove la corretta alimentazione come strumento per prevenire l’incidenza del cancro, ha spiegato che dieta cosiddetta “macromediterranea” ci aiuta a vivere meglio e in salute. In quest’ottica, il pane e panelle più costituire un pasto completo, da includere in una dieta varia ed equilibrata.

“Abbiamo adottato il termine macromediterranea – afferma Franco Berrino dalle pagine di Cronache di gusto – per descrivere una cucina che rispetta la tradizione mediterranea, le tradizioni orientali, la filosofia macrobiotica dell’equilibrio fra l’energia yin (femminile, rinfrescante, rilassante) e yang (maschile, riscaldante, attivante e contraente) e le raccomandazioni ufficiali degli organismi scientifici, in particolare il codice europeocontro il cancro, ricordando che chi lo rispetta muore meno non solo di cancro, ma di tutte le malattie croniche degenerative”.

Pane, panelle e crocché

Panino con panelle e crocchè – Foto Depositphotos.com.

“…e ben venga anche il fritto!”

Il pane e panelle, poiché unisce cereali e legumi, trova spazio tra i cibi consentiti e rientra tra quelli sani. “E ben venga anche il fritto. Tutto dipende da cosa si usa per friggere Se fatto con olio extravergine di oliva o persino con lo strutto di una volta, ottenuto da animali che mangiavano cibo sano e non scarti di produzione dei caseifici come avviene oggi, anche il fritto va bene, purché sia una frittura rapida, fatta in grasso buono”, aggiunge Berrino.

L’epidemiologo ha scoperto il pane e panelle parecchi anni or sono: “È stata una delle prime volte che sono venuto a Palermo per lavoro. Ho assaggiato il pane e panelle alla Vucciria e poi anche le stigghiole. Tra gli ottimi cibi tipici della vostra zona, c’è anche il macco di fave. In generale i contadini siciliani che mangiavano legumi ogni giorno, avevano una dieta molto sana. I bambini di oggi, invece, vanno avanti a bevande zuccherate e salumi. Bisogna tornare alla saggezza del passato perché la povertà ha stimolato una gastronomia eccellente“, conclude.

Foto in evidenza: Dedda71 – Own work, CC BY 3.0.

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