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Pantelleria è una delle mete italiane al top per l’estate 2020.

Una nuova conferma della sua bellezza arriva dal Touring Club Italiano e Legambiente, che le hanno assegnato le Cinque Vele.  Il comprensorio dell’Isola, cuore del Mediterraneo, è stato così inserito tra per prime quindici località italiane dove trascorrere una vacanza attenta all’ambiente, all’insegna di natura e acqua pulita, ma anche di eccellenze enogastronomiche e luoghi d’arte.

Le Cinque Vele del 2020

A ottenere le Cinque Vele, quest’anno, sono state 15 località marine italiane. Al primo posto il comprensorio sardo di Baunei, seguito dalla Maremma Toscana guidata dal Comune di Castiglion della Pescaia (2 posto), dal litorale di Chia con il Comune di Domus de Maria sempre in Sardegna (3 posto), il comprensorio campano del Cilento Antico guidato dal Comune di Pollica (4 posto) e ancora quello della Costa d’Argento e l’Isola del Giglio guidato dal Comune di Isola del Giglio (5 posto).

Per quanto riguarda la classifica delle Regioni, al primo posto c’è la Sardegna con la bandiera a Cinque Vele che sventola su ben cinque litorali dell’isola, seguita da Toscana e Puglia a pari merito con 3 comprensori a cinque vele, segue poi la Campania con due, e Liguria (Cinque Terre) e Sicilia, appunto, con Pantelleria.

Questa Italia a Cinque Vele – per il Touring club italiano – è la più autentica e forse la meno conosciuta e in questa estate 2020 potrà rivelarsi una fantastica scoperta.

Pantelleria: non solo mare

Pantelleria è stata scelta per la sua ricchezza in termini di biodiversità ed esperienze da vivere. Non solo mare, quindi, ma anche trekking, bike e wellness naturalistico. Il consiglio di Touring Club Italiano e Legambiente è quello di percorrere a piedi i sentieri della Montagna Grande, di Monte Gibele, fino al lago di Venere e poi giù verso la costa, alla scoperta delle calette più nascoste mai troppo affollate, dove predominano i contrasti della pietra lavica e del mare.

Un trekking che porta alla scoperta dei piccoli borghi, come Bugeber, e segue il profilo del paesaggio quasi completamente votato all’agricoltura e alla coltivazione della vite ad alberello, Patrimonio Unesco dell’isola.

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