PALERMO – La visita di Papa Francesco a Palermo è stata un condensato di bei momenti. Tra gioie, canti, preghiere e stupende dichiarazioni del Pontefice stesso di cui i siciliani possono andare davvero orgogliosi, di storie da raccontare ce ne sono in quantità industriale. E anche il Santo Padre si può ritenere contento per i bei regali ricevuti in primis dal Comune di Palermo.
Il sindaco Leoluca Orlando, infatti, ha fatto omaggio di una scultura bronzea realizzata dallo scultore Biagio Governali, raffigurante Santa Rosalia e San Benedetto il Moro su una stilizzazione di Palermo e della Conca d'Oro.
Il sindaco Orlando, poi, ha poi donato una seconda opera, realizzata dall'artista pantesco Nino Raso utilizzando i fasciami di alcune barche di migranti approdate in Sicilia, che riporta il logo di Palermo Capitale della Cultura. Si tratta di quattro P negli alfabeti Arabo, Ebraico, Fenicio e Greco che ricordano il crogiuolo di culture della nostra città, accanto alla P latina che ricorda le tre P di Padre Pino Puglisi. Infine è stato donato il volume "Ninnarò", composizione teatrale natalizia realizzata da Vito e Rosa Parrinello, fondatori del Teatro Ditirammu.
Il primo cittadino ha dichiarato: "Tre doni che riassumono Palermo, la sua storia e la sua cultura e che riassumono il senso di questa emozionante visita del Papa: il legame imprescindibile fra la cultura, le culture, la solidarietà e l'impegno alla liberazione, rappresentato dai due Santi Patroni, da ogni peste e da ogni schiavitù collettiva e individuale".