La trasmissione Gaia svela i segreti del Parco delle Madonie.
- Nel cuore delle Madonie la Natura regna sovrana.
- Qui, tra alberi preziosi e paesaggi incantati, si studia per preservare le specie più rare.
- Si tratta di uno splendido territorio della Sicilia: un video ci rivela i suoi segreti.
Esistono luoghi che non hanno bisogno di artifici per essere spettacolari. Quei luoghi sono stati creati dalla natura e, ancora oggi, custodiscono i segreti di una bellezza che va preservata e protetta. Il programma “Gaia” della Rai ha esplorato il Parco delle Madonie, mostrando alcune delle sue peculiarità. Il tour inizia con lo “Gnomo” di Piano Pomo, un albero dalle sembianze assai particolari che si trova nel bosco degli Agrifogli giganti.
Questo bosco non ha eguali in nessun altra parte d’Europa. È solo uno dei doni del territorio madonita, con paesaggi diversi che vanno dalle vette aspre alle perle della costa, come Cefalù. Sollevando lo sguardo si scopre una storia lunga 9mila anni: è quella dell’Abete dei Nebrodi. Una specie rara e preziosa. L’antichità lo riteneva degno di essere ritratto accanto alle divinità protettrici dell’Isola. Lo si trova nel Vallone Madonna degli Angeli e gli isolani lo chiamano “Arbulu Cruci Cruci”. Gli alberi secolari sono il fiore all’occhiello del Parco delle Madonie, dove tutto è grande e maestoso. Il diametro di alcuni di essi può raggiungere i 9 metri di circonferenza.
Il Bosco di Gibilmanna racchiude esemplari di querce secolari. Vi si trovano diverse specie di uccelli e mammiferi. Il Parco è un vero giardino botanico nel cuore del Mediterraneo. Qui si studia per garantire alle specie a rischio un futuro migliore. Una fitta rete di sentieri si sviluppa per oltre 250 chilometri quadrati, raggiungendo i punti più reconditi e offrendo ai visitatori continue sorprese. L’amore per la natura garantisce la sopravvivenza della biodiversità e permette a specie come l’abete dei Nebrodi di raccontare storie antiche e piene di memoria.
Alla scoperta del Parco
Foto Antonio Ilardo