Uno studio condotto dal ricercatore palermitano Roberto Di Maio della Fondazione Ri.MED apre la strada alla possibilità di nuovi farmaci contro il morbo di Parkinson. La ricerca è stata compiuta in collaborazione con l'Università di Pittsburgh e UPMC e pubblicata sulla rivista Science Tranlational Medicine.
Nel lavoto si è visto che i farmaci sperimentali contro LLRK2 (un enzima colpevole ci alcune forme ereditarie di Parkinson e risultato iperattivo anche nelle forme più comuni di malattia) bloccano la formazione di aggrefati tossici nel cervello di animali con la malattia e presto potrebbero iniziare i trial clinici con queste molecole.
Fino a oggi si pensava che l'azione di LLRK2 fosse responsabile solo di una ridotta percentuale di casi di Parkinson, ma il nuovo studio ha svelato che vi è un'attività anomala dell'enzima anche nelle forme più comuni della malattia.
«Si tratta di una scoperta rilevante – dichiara Di Maio – che potrebbe consentire di espandere a una ben più vasta popolazione di pazienti l’utilizzo di alcuni farmaci in via di sviluppo in grado di bloccare l’attività enzimatica di LRRK2 – pensati inizialmente solo per alcune forme familiari di Parkinson».