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Ha deciso di rompere il silenzio la compagna di Fabio Provenzano, il 34enne attualmente ricoverato in seguito al gravissimo incidente avvenuto sulla A29 a metà luglio. Lo schianto è costato la vita ai due figli dell’uomo, Francesco e Antonino, di 13 e 9 anni. L’uomo aveva appena terminato di fare una diretta video su Facebook ed è risultato positivo al test tossicologico. Nei suoi confronti c’è un’accusa di omicidio stradale, aggravata dal ritrovamento di un grammo di cocaina nella tasca dei pantaloni.

La fidanzata di Provenzano, V.V., ha scritto una lunga lettera al sito partinicolive.it:

«Lui amava i suoi bambini e i bimbi amavano il loro papà, come tutte le persone che lo conoscono sanno bene. Abbiamo sofferto come solo Dio sa», si legge. «Ma Fabio non era drogato quella sera, come tutti dite».

«Adesso dico basta. Dico basta al mondo intero, dico basta ai giornali, dico basta alla cattiveria. Fabio amava i suoi bambini, come un genitore sa amare i suoi figli. E i suoi bambini amavano il suo papà, come tutte le persone che lo conoscono sanno. I giornali hanno approfittato facendo scandalo, ma chi realmente sa la verità? Neanche io la so. So solo che abbiamo sofferto come solo Dio sa. So che riporteremo questo tragico incidente a vita… So che quando lui saprà, morirà dentro e per sempre. Siamo esseri umani e tutti sbagliamo, tutti.

Nessuno e dico nessuno ha diritto di giudicare. L’unica risposta che do sempre e continuerò a dare sempre: “Nessun genitore vuole il male dei suoi figli”… Fabio quella sera non era drogato come tutti dite, Fabio non ha mai voluto uccidere i suoi figli, Fabio viveva per loro.

I giornali fanno il loro lavoro, ma non sempre dicono o spiegano ciò che è vero. Test positivo al 2 livello significa altro ma visto che siete così bravi a leggere fate come ho fatto io… Fate una ricerca su Google e vedete cosa significa….

Il dolore della mamma, il dolore mio, il dolore degli zii, dei nonni, sarà come quello che proverà lui quando si sveglierà… Adesso per favore lasciateci in pace perché abbiamo già abbastanza dolore e rabbia dentro. Il loro sogno era di venire a vivere con noi, non facevano altro che dirmi “Non vedo l’ora che vi sposate ed io vengo qui” e come tutti ben sanno le mie porte erano aperte per tutti… Perché i grandi siamo grandi ma i bambini non hanno nessuna colpa…”.

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