La lingua siciliana è bellissima e piena di tante sfaccettature. Nel corso del tempo, naturalmente, si è evoluta e ha subito modifiche, così ci sono parole siciliane che non tutti i siciliani conoscono. In realtà, non si può dire che siano del tutto scomparse, perché continuano a sopravvivere nella memoria di tantissimi siciliani. La cosa più bella è che si continuano a usare non soltanto sull’isola, ma anche all’estero: per chi ha dovuto lasciare la Sicilia, le parole siciliane che non si utilizzano più costituiscono un forte legame con la terra natìa. Il solo suono riporta alla memoria la bellezza dei luoghi, il calore della terra e tutte le tradizioni. Quando si parla di lingua siciliana, non bisogna mai dimenticare che secondo alcuni studiosi è la più antica lingua romanza (per quanto, comunque, questa ipotesi non sia avallata dal mondo accademico).
Il siciliano è materia di studio e approfondimento da parte del Centro di studi filologici e linguistici siciliani, che ha sede a Palermo e si propone di promuovere le ricerche sull’idioma isolano antico e moderno. Già nel 2011, inoltre, l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato una legge che promuove il patrimonio linguistico e la letteratura siciliana nelle scuole.
Considerando tutte le sue varietà, il siciliano è correntemente parlato da circa 5 milioni di persone in Sicilia, oltre che da un numero imprecisato di emigrati o discendenti di emigrati delle aree geografiche in cui è madrelingua, in particolare quelle che si sono trasferite negli Stati Uniti (qui, ad esempio, si è formato il “Siculish”), in Canada, in Australia, in Argentina, in Uruguay, in Venezuela, in Belgio, in Germania e nella parte meridionale della Francia.
Questa premessa è non soltanto interessante, ma anche utile per capire come mai ci sono parole siciliane che non tutti i siciliani conoscono. Ne abbiamo raccolto solo 10, che secondo noi sono le più originali e curiose, ma vi invitiamo a segnalarci qualsiasi parola vi venga in mente.