Le parole siciliane con tanti significati
- Cunzari: un verbo semplice e versatile.
- La lingua siciliana non finisce mai di stupirci, soprattutto quando si parla di tradizione.
- Ecco tutti i significati di questo famosissimo verbo.
Ma quanto è bella la lingua siciliana? Si scopre sempre qualcosa di nuovo, compiendo un viaggio che ci porta a esplorare la Sicilia e la sua cultura. Tra le curiosità più interessanti, che meritano un approfondimento, ci sono sicuramente le parole siciliane con tanti significati diversi, come quella di cui vogliamo parlarvi oggi: cunzàri. Non si tratta di un caso singolo. Come ci spiega Angela Marino, ad esempio, la parola sonnu significa sonno, ma anche “sogno” e “tempia” (es. “Mi pari un sonnu!”, cioè mi sembra un sogno o anche “Sbattè lu sonnu”, cioè è caduto ed ha battuto la tempia). Bonu può valere come buono e come bello. Ripetuto due volte, poi, significa “basta”. Se dici “Bonu bonu” è come dire “Ho capito, basta così!). Ma non divaghiamo e concentriamoci sulla parola di oggi.
Cunzari significato siciliano
- Cunzàri + lu lettu = rifare o fare il letto;
- la tavula = apparecchiare la tavola;
- lu pani = condire o imbottire il pane;
- li scarpi o un altro oggetto = aggiustare;
- lu jazzu = costruire un’impalcatura di canne e stoppie per asciugarvi sopra la frutta secca;
- lu grazzu (o altra parte del corpo) = curare il braccio da una storta o qualcosa di simile. Il conzaossa era una via di
- mezzo tra l’ortopedico ed il fisioterapista;
- la pasta = mettere il condimento sulla pasta;
- l’alivi = preparare le olive in salamoia;
- l’archi pi la festa = montare le luminarie per una festa;
- lu presepiu = fare il presepe
- li peddri = conciare le pelli;
- l’artareddra = ha due significati. Quello letterale è fare degli altarini lungo la strada che verrà percorsa dalla processione del Corpus Domini; quello figurato è organizzare gruppi dediti al pettegolezzo o all’imbroglio.
- la ‘nzalata = condire l’insalata;
- Lu CUNZARU pi li festi = Lo hanno conciato per le feste;
- Cunzarisi (riflessivo) = imbellettarsi, farsi belli.