Inizia stasera la mobilitazione degli agricoltori che scendono in piazza per combattere la guerra del grano. Dalle 20, in piazza Verdi, la Coldiretti anticipa la mobilitazione nazionale a sostegno del grano fissata per domani, offrendo pane, frutta, salumi e formaggi. Spiegherà così la mobilitazione ai siciliani per poi cingere d’assedio la città con i trattori. "Pane e buoi dei paesi tuoi", "Scegli il grano siciliano, non quello dell’Ucraina": questi alcuni degli slogan.
"Di certo se una mamma fosse informata della provenienza della farina con cui è fatto il pane che fa mangiare a suo figlio, sceglierebbe quella della nostra Regione o quella italiana. Nell'isola arrivano navi di grano comunitario e non comunitario che costa ancora meno mettendo a rischio l’intera economia: il grano cattiva scaccia quello buono. Bisogna riportare le corrette informazioni al consumatore valorizzando le distintività dei cereali italiani", commentano il presidente e il direttore di Coldiretti, Alessandro Chiarelli e Prisco Lucio Sorbo.
Certo, aggiungono, "servono anche l’implementazione di una misura nazionale, con garanzia, in regime de minimis, che permetta agli agricoltori di ottenere l’anticipo sul prodotto conferito e l’allargamento della moratoria bancaria alle imprese cerealicole, assieme a un progetto per l’assicurazione al reddito delle imprese cerealicole con l’avvio e applicazione dei fondi di mutualizzazione per la stabilizzazione del reddito delle imprese previsti dal Piano nazionale dello sviluppo rurale 2014-2020 in caso di perdite causate da un drastico calo del reddito".