Cade sul marciapiede e muore, e oggi, dopo 4 anni, il Tribunale stabilisce un risarcimento record per i suoi familiari: 1 milione e 16 mila euro. Ma andiamo con ordine. Correva l'anno 2011, e un pensionato di 74 anni camminava sui marciapiedi dissestati di Via Cannavò, nel centro storico di Partinico, paese in provincia di Palermo. A un certo punto, forse per non aver prestato tanta attenzione a dove metteva i piedi, mentre camminava, l'uomo ha finito col perdere l'quilibrio e cadere a terra. Le conseguene di quella caduta furono disastrose: frattura scomposta del femore, quindi il ricovero, e poi le complicanze che lo portarono alla morte, sopragginta dopo 16 giorni di agonia a causa di un'embolia polmonare massiva, "provocata da una prolungata degenza a letto in ospedale per l'intervento al quale era stato sottoposto".
Cade sul marciapiede e muore
Un incidente, quello capitato allo sfortuanato 74enne, che forse, se le condizioni del marciapiede non fossero state così disastrate, avrebbe potuto essere evitato. Questo è quanto i legali dell'uomo, grazie anche alle testimonianze dei passanti, sono riusciti a dimostrare. Così il Tribunale di Palermo ha deciso di condannare il Comune di Partinico, che adesso dovrà sborsare un risarcimento record, di 1 milione e 16 mila euro, che andrà equamente diviso tra i cinque eredi del defunto. Decisiva, per la decisione del Tribunale, è stata la mancata manutenzione della superficie pedonale che è stata addebitata al municipio.