Dopo averlo partorito, una donna ha ucciso il figlio frutto della relazione con un uomo sposato. Il delitto è sconcertante: la 20enne Netchanok Nokyungtong ha lanciato il piccolo dal 17esimo piano di un palazzo di Pattaya, in Thailandia. La storia con il 40enne sudcoreano Kim andava avatni da tempo. Lui, sposato, ogni volta che arrivata nel paese la contattava. Un rapporto extraconiugale senza troppi problemi per Kim, diventato un incubo quando Netchanok gli ha comunicato di essere incinta. A quel punto, dopo aver tentato di convincerla ad abortire, l'ha lasciata tornando definitivamente dalla moglie in Corea del Sud.
Netchanok ha partorito nel bagno del suo appartamento. Dopo aver infilato il bimbo in una busta di plastica, lo ha lasciato cadere nel vuoto per 17 piani. Quando la polizia è arrivata sul posto, riportano i media internazionali, per il bimbo non c'era più nulla da fare. Attraverso le telecamere di sicurezza la polizia ha capito che la responsabile fosse Netchanok, rea confessa: agli agenti ha raccontato che il piccolo è arrivato "inaspettatamente" e di non avere i soldi per poterlo crescere.
"Netchanok ha dato alla luce il bimbo in bagno, dove abbiamo trovato sangue sul pavimento. Questo è un crimine brutale. Il piccolo era sano, ma la cosa più sconvolgente è che la madre non ha mostrato alcun segno di pentimento. Non era per nulla sconvolta. Netchanok è stata portata in ospedale per un controllo. Rimarrà in custodia e poi sarà processata per aver ucciso il suo bambino", ha dichiarato il capo della polizia.