La proposta della Pasta alla Norma Patrimonio dell’Umanità.
- Un piatto tipico siciliano che non ha bisogno di presentazioni, noto in tutto il mondo.
- La ricetta della pasta siciliana alla Norma rappresenta sicuramente un’eccellenza enogastronomica.
- Per questo motivo un progetto vuole promuovere il piatto come Patrimonio dell’Umanità.
Nuova iniziativa da parte della Fipe Confcommercio, che punta al riconoscimento della Pasta alla Norma come patrimonio culturale gastronomico dell’Unesco. «Grazie all’interesse sempre più diffuso per la gastronomia siciliana da parte della clientela straniera – afferma il presidente regionale della Fipe-Confcommercio Dario Pistorio – la “pasta alla Norma” è diventato il piatto più apprezzato del nostra terra e ha fatto si che la Sicilia diventasse una delle mete più visitate nell’area del Mediterraneo, dove il legame fra cibo e luogo è forte, dove le tradizioni culturali e gastronomiche tramandate da generazioni sono rimaste legate al territorio in maniera indelebile. Per questo abbiamo il dovere di dare il giusto riconoscimento a ciò che di bello e di buono ci rappresenta».
Pasta Siciliana alla Norma tra storia e leggenda
La proposta della Pasta alla Norma Patrimonio dell’Umanità Unesco non stupisce. Sono tanti gli aneddoti tra storia e legenda che parlano di questo piatto. Si racconta, ad esempio, che la nascita dovuta ad una esclamazione dell’attore e poeta Nino Martoglio. Altri, invece, l’addebitano direttamente a Vincenzo Bellini che, insieme ad un suo amico cuoco siciliano a Milano hanno dato vita a questo piatto di pasta, pomodoro, melanzane fritte e basilico, condito con generosa abbondante ricotta salata. «Il piatto – sottolinea Giovanni Trimboli, presidente dei ristoratori della Fipe di Catania – è così radicato nella cultura siciliana che da anni è stata istituita la Giornata nazionale della Pasta alla Norma che si festeggia il 23 settembre. Quest’anno, pandemia permettendo, insieme ai cuochi etnei della Federazione italiana cuochi stiamo programmando una giornata celebrativa itinerante nei ristoranti e per le vie di Catania e provincia».