Enogastronomia

Sul Telegraph l’elogio della Norma: “La pasta per cui vale la pena organizzare una vacanza”

Elogio della cucina siciliana.

I motivi per organizzare le vacanze in Sicilia sono praticamente infiniti. Tra questi, un posto di rilievo merita la tradizione culinaria dell’Isola, che riesce a soddisfare i palati di tutto il mondo. A conferma di quanto abbiamo appena detto, arriva un articolo del britannico Telegraph, interamente dedicato alla Pasta alla Norma. Un piatto iconico che secondo l’autore, Matt Charlton, rappresenta un motivo più che valido per cui organizzare un viaggio. Ebbene sì. Il titolo dell’articolo è proprio “Il piatto di pasta talmente buono, che vale la pena organizzarci una vacanza intorno“. Incuriosito da questa ricetta, il giornalista ha deciso di provarla sul campo. Vediamo insieme cosa ha scoperto.

Il Telegraph si innamora della Pasta alla Norma

Sul prestigioso Telegraph si legge: «La leggenda vuole che questo piatto sia stato inventato dopo che Vincenzo Bellini, il compositore, bussò alla porta di un ristorante catanese, sconfitto e affamato dopo una disastrosa esecuzione della sua nuova opera, Norma. Il ristorante era chiuso, ma il proprietario gli ha aperto, mettendo insieme quello che aveva lasciato in cucina. Dopo aver assaggiato questo piatto, Bellini lo ha battezzato dopo l’opera e ha continuato a tornare per saperne di più». Sebbene sia un piatto tipicamente catanese, Charlton ha iniziato la sua vacanza a Cefalù, dove assaggia la prima pasta. Quindi, il giorno seguente, ne prova un’altra versione: «La Sicilia è piena di influenze diverse – marocchine, normanne, spagnole – e il sapore di un piatto, o anche di un caffè, può cambiare da una città all’altra», spiega. «Mentre lo chef toglie la buccia ai pomodori, frigge le melanzane e frulla il basilico nella salsa. Ognuno ha il proprio metodo qui ed è sempre quello corretto».

La sua seconda tappa è Taormina, dove impara a preparare la pasta fresca: i maccheroni (da intendersi nell’accezione siciliana). Forse è il fatto di averla preparata con le sue mani, ma non ha dubbi sul fatto di aver provato la migliore versione della Norma. Apprende anche una versione leggermente diversa sulle origini del piatto: «Ma questa è la Sicilia – commenta – ognuno ha la propria versione di una storia, la propria versione di una ricetta, la propria particolare passione per la preparazione di qualcosa che non è solo pranzo o cena, ma uno stile di vita». Nel momento di tornare, i suoi ricordi sono naturalmente dedicati alla cucina: «In aeroporto, i miei occhi svolazzano tra una pizza al pistacchio e prosciutto e la Pasta alla Norma». Foto: Laissez Fare – (CC BY-NC 2.0).

Redazione