La storia dietro la canzone dei Calandra&Calandra.
- Vito, alcamese di 43 anni, da 7 anni soffre di depressione.
- Un giorno il padre porta in tavola un piatto di pasta con le sarde.
- Il piatto ha su di lui un effetto “terapeutico“: ecco come.
Si dice spesso che la cucina abbia un valore terapeutico, che sia in grado di aiutare il corpo e lo spirito. La vicenda che vi raccontiamo oggi conferma che, effettivamente, spesso la rinascita passa proprio dalla tavola. È la storia di Vito, un alcamese di 43 anni che soffre di depressione da quando ha perso la madre, cioè da 7 anni. È stato lui a chiedere ai fratelli Calandra – Calandra&Calandra – cantanti folk alcamesi, di scrivere una canzone su questa sua “guarigione”. Aveva deciso di lasciarsi andare specie: non usciva più di casa, quasi non parlava più, mangiava e ingrassava, aveva capelli e barba lunghi, trascorreva giornate davanti alla tv, prendeva antidepressivi.
Pasta con le Sarde, cura del corpo e dello spirito
L’anziano padre con cui vive, disperato, le ha provate tutte. Per i pasti spesso comprava del cibo già pronto e, un giorno, ha portato a casa un piatto di pasta con le sarde acquistato in una gastronomia di Alcamo. Vito si è seduto a tavola e quel piatto ha riacceso qualcosa in lui. Ha chiesto con insistenza al padre dove avesse comprato quella pasta, chi l’avesse cucinata: voleva conoscerlo e ringraziarlo. Il padre lo ha accompagnato nella gastronomia. Vito ha cominciato a frequentare assiduamente il locale, si è confidato dei suoi problemi con i titolari che, piano piano ed entrando in confidenza, lo hanno spronato a prendersi cura di sé. Vito ha tagliato i capelli e la barba, è dimagrito, si è vestito sempre meglio. E non è finita qui.
Due mesi fa ha visto su YouTube un video del duo folk alcamese dei Calandra&Calandra. Si è messo in contatto i fratelli Maurizio e Giuseppe Calandra, insistendo per fargli scrivere una canzone sulla sua storia e anche per realizzare un video. «Quando abbiamo ascoltato il suo racconto – dicono i fratelli Calandra – abbiamo avanzato forti dubbi sull’opportunità di raccontare una cosa seria come la depressione con la pasta con le sarde: lui ci ha dato ragione ma ci ha detto che era la pura verità. Nonostante i nostri dubbi ci siamo messi al lavoro e dopo due giorni e due notti in studio di registrazione abbiamo scritto, musicato e arrangiato il brano “Mi chiamu Vitu“». Foto: Stijn Nieuwendijk – (CC BY-NC-ND 2.0).