La pasta con le sarde è una delle specialità della cucina siciliana, particolarmente legata alla festa di San Giuseppe, che cade il 19 marzo. Il mese di marzo, a partire dalla seconda metà, è ricco di cerimonie religiose e appuntamenti popolari, che si intrecciano con la tradizione enogastronomica, in concomitanza del ritorno della primavera.
Tra altari e preghiere si dà vita a splendidi momenti conviviali dedicati al Santo, con pani dalle forme particolari, minestre speciali e tavole imbandite e accoglienti. Tradizione vuole che Giuseppe sia il Santo dei poveri e, in tante località della Sicilia si prepara il “pani ri San Giuseppi“, arricchito da semi di finocchio e segnato in alto con un taglio a croce, che si benedice in chiesa e viene distribuito ai fedeli.
La cucina della festa di San Giuseppe
L’offerta del cibo si ispira al simbolismo della vita agricola, ma è anche strettamente connesso alla stagionalità degli ingredienti e al “risveglio” che arriva con una stagione più mite. In cucina si privilegiano ingredienti di “magro”, evitando i grassi animali. Il mare, in questo periodo, diventa generoso e la pesca locale è abbondante, con le reti che si riempiono di sarde.
La pasta con le sarde (‘a pasta ch’i sardi) è una vera e propria icona della cucina siciliana, che unisce in armonia sapori, profumi e colori. La dolcezza dell’uvetta incontra il finocchietto e contrasta meravigliosamente la morbidezza delle sarde con il croccante dei pinoli. Mare e montagna, pesce e finocchietto.
L’invenzione di questo piatto si attribuisce ad Eufemio che, in seguito allo sbarco presso Mazara del Vallo avvenuto nell’827, nutrì le truppe con gli unici ingredienti che era possibile reperire: sarde ed erba di macchia. Nel tempo, il piatto si è arricchito, rimanendo sempre un capolavoro indiscusso dell’arte culinaria.
La tradizione insegna che va preparato da marzo a settembre, periodo di pesca delle sarde e della raccolta del finocchietto selvatico. E, ogni anno secondo la tradizione, non può assolutamente mancare in tavola il 19 marzo. Si offre al santo del cibo speciale, come ringraziamento delle grazie ricevute e per richiedere protezione per la propria famiglia. Ed ecco perché in Sicilia si mangia la pasta con le sarde per la festa di San Giuseppe.
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