Avete mai sentito parlare della Pasta alla Sferracavallo? Viene chiamata anche Mari e Monti alla Palermitana e, come si può facilmente intuire, prende il nome dalla borgata marinara di Sferracavallo, che si trova proprio a due passi da Palermo. La ricetta ha avuto origine negli anni Ottanta ed è stata a lungo molto popolare nei ristoranti della zona. Oggi i gusti sono cambiati, quindi non è più altrettanto in auge ma, visto il revival di quella decade, è interessante scoprirla o riscoprirla.
Esistono davvero molte versioni di pasta “mare e monti” e siamo certi del fatto che ogni regione abbia la sua preferita. Anche delle Pasta alla Sferracavallo, probabilmente, esistono alcune varianti e, partendo da una preparazione di base, si può sicuramente giocare su questo tema, arricchendola o togliendo qualcosa.
Nato come borgo di pescatori, Sferracavallo è cresciuto nel tempo, diventando anche molto apprezzato per i suoi ristoranti di pesce e per le proposte gastronomiche. È l’ideale se si vuole trascorrere una giornata al mare: in estate, si può scegliere una delle spiagge e poi gustare un pranzo con una bella vista, mentre in tutte le altre stagioni ci si può anche semplicemente rilassare godendo di un po’ di aria buona, deliziando anche il proprio palato.
Per preparare questo piatto, in pieno stile anni Ottanta, si utilizzano le pennette lisce e sottili, un formato che si presta bene ad accogliere il condimento. Si realizza un sughetto di pesce (bisque) che esalta i doni del mare e diventa particolare quando incontra il finocchietto selvatico. Ecco come realizzare la Pasta alla Sferracavallo, passo dopo passo.
Ingredienti per 4 persone:
Procedimento
Buon appetito! Foto Depositphotos.com.