Solo cento euro, una quota minima dell’utopica “flotta comunale” dello Stretto di Messina, e si viaggia gratis. È la “pazza” – ma poi non proprio tanto – idea diRenato Accorinti, che così vorrebbe accumulare capitale per creare la flotta che desidera e già tra i punti cardine del suo programma in campagna elettorale.
C’è un piccolo-grande problema però: nelle casse del Comune al momento non c’è un euro. E per partire, ovvero per acquistare in leasing i mezzi, occorre circa un milione di euro, cifra attualmente improponibile per l’ente.Occorrerebbe la buona volontà di almeno 10.000 cittadini per “far cassa”. E ora come ora 100 euro sono una cifra che non tutti sono disposti a spendere.
L’idea comunque è senz’altro innovativa e sarebbe un esempio non solo nazionale, ma addirittura mondiale, di partecipazione diretta del cittadino alla “cosa pubblica”. I benefici si avrebbero sia per chi investe – con una restituzione della somma tramite i traghettamenti gratuiti – sia per i cittadini che non vogliono “acquistare” una quota della flotta. Come? Semplicemente con agevolazioni per i residenti e per chi deve quotidianamente attraversare lo Stretto per motivi di lavoro o di studio. Utopia o idea realizzabile? Staremo a vedere.
Dario Lo Cascio