Era la sera del 4 agosto 2009 quando Gaetano Montanino, guardia giurata, venne ucciso. L’assassino è Antonio, allora neanche 17enne. Era in giro con gli amici per tentare di portare a termine qualche rapina. Quella notte Montanino, di contro, era in servizio a piazza Mercato a Napoli. Antonio e il suo gruppo cercarono di sottrargli la pistola, Gaetano reagì e fu ucciso. A 8 anni di distanza Lucia, la moglie della guardia giurata, ha deciso di perdonare Antonio e di prendersi cura della sua famiglia. "Amavo tantissimo mio marito. Ma sapere che dal sangue di Gaetano sta nascendo qualcosa di buono mi dà sollievo. Penso sia un miracolo", ha dichiarato la vedova. È una storia molto particolare quella raccontata dai giornali, a cominciare dal "Fatto Quotidiano".
Antonio, che nel frattempo era stato condannato a 22 anni di carcere e aveva avuto 2 figli, aveva chiesto più volte di poter vedere la vedova, ma lei non aveva mai voluto. Poco tempo fa, invece, si sono incontrati a una marcia dell’associazione "Libera". "Era sul palco, tremava, piangeva. Antonio mi ha abbracciato, chiedeva perdono. Mi sentii di stringerlo, di accarezzarlo", ha raccontato Lucia. Da quel momento la donna ha deciso di prendersi cura di lui e della sua famiglia. "È il mio angelo custode", ha dichiarato il ragazzo, che da qualche mese lavora in un bene confiscato intitolato proprio a Gaetano Montanino.