Il racconto della quindicenne palermitana parla di amore, amicizia, sofferenza, ma soprattutto di tematiche delicate e di un certo spessore, come la donazione degli organi, la discriminazione razziale, lo stalking e la violenza sulle donne
Un racconto che parla di amore, amicizia, sofferenza, ma soprattutto di tematiche delicate e di un certo spessore, come la donazione degli organi, la discriminazione razziale, lo stalking e la violenza sulle donne. Tutto normale, si potrebbe dire, se non che a scriverlo è stata una quindicenne palermitana
"Quindici anni possono non essere pochi per catturare la vera anima del mondo – si legge nella prefazione -, dimostrando di sapere rendere tutto in modo fresco e diretto, così come amano fare molto bene i ragazzi dell’attuale generazione, offrendo vere e proprie pennellate di sentimenti che, per magia, raggiungono e colpiscono il lettore con tutto il loro candore". Un vero e proprio inno alla vita. Questa è l'opera dell'esordiente Oddo, anche fumettista di raffinata qualità dal momento che i disegni che corredano il racconto sono tutti opera sua.
"In appena 43 pagine, questa giovane donna è riuscita a raccontare non solo un tema tanto importante e complesso come quello della donazione degli organi – sono alcuni passi della postfazione – ma la vita e la società che ci circonda. I suoi protagonisti si susseguono e si alternano come facce di una medaglia: sono il bello e il brutto, il bene e il male, il buono e il cattivo, sono tutto quello che siamo, dentro il palcoscenico della vita".
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