Italia ripescata al Mondiale? Se ne sta parlando tanto, spesso a sproposito. Ma il concetto non è del tutto fantascientifico. Bisogna partire da quanto sca accadendo al Perù. Grazie al quinto posto nel girone sudamericano e al successivo spareggio vinto contro la Nuova Zelanda, si è qualificato a 36 anni dall’ultima volta. Era Spagna 1982: i peruviani erano inseriti nel girone dell’Italia e raccolsero due punti, senza però passare il turno. Piccolo dettaglio: gli azzurri alla fine trionfarono.
Secondo il quotidiano peruviano "Libero", potrebbe esserci un rischio esclusione. Il parlamento, su proposta della deputata Paloma Noceda, sta discutendo una legge che prevede il controllo della Federcalcio locale da parte del ministero dello Sport. Le norme Fifa, però, vietano qualsiasi ingerenza da parte dello stato sulle federazioni calcistiche nazionali. "La Fifa può anche essere preoccupata, ma noi dobbiamo agire per il bene dello sport peruviano. Ma nessuna legge impedirà al Perù di partecipare al Mondiale", ha sentenziato Paloma Noceda.
In caso di esclusione di una Nazionale dal Mondiale, l'articolo 7 del regolamento Fifa recita: "Se una Nazionale (delle 32 qualificate) rinuncia o viene esclusa dalla competizione, l’organizzazione della Fifa agirà a sua discrezione e prenderà qualsiasi decisione si rivelerà necessaria. L’organizzazione, in particolare, può decidere di sostituire la Nazionale in questione con un’altra". Ecco quindi che in caso di (eventuale) esclusione del Perù potrebbe favorire il ripescaggio dell’Italia. Questa situazione si verificò agli Europei del 1992: a causa della guerra, la Jugoslavia venne esclusa in favore della Danimarca, che poi trionfò. Al tempo stesso, va rimarcato, la Fifa potrebbe anche scegliere di ripescare una Nazionale della stessa Confederazione del Perù, e cioè il Cile.