C’è solo un posto in cui potete trovare la Pietra Campanedda. Quel posto è Salemi. Forse non tutti sanno che la cittadina del Trapanese custodisce una pietra unica al mondo, iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali dell’Unesco.
È la pietra di costruzione di Salemi, un’arenaria calcarea a composizione granulare fine e compatta, dal colore caldo e uniforme. Le sfumature vanno dal giallo al rosato, fino ad assumere una pigmentazione più intensa e dorata, dopo l’esposizione al sole e alla luce e per effetto degli agenti esogeni, come piogge e sbalzi di temperatura.
La Pietra Campanedda si chiama così perché, quando lo scalpellino la batte, suona proprio come una campanella. Si tratta del materiale usato per diversi secoli: le sue proprietà chimico-fisiche assicuravano buona versatilità anche nei procedimenti di lavorazione, nonché un alto grado di resistenza meccanica alle spinte di compressione dei carichi.
Si è largamente impiegata per muratore portanti, oltre che per finiture e decorazione, e ha consentito l’espansione della città, anche perché disponibile in grandi quantità. Questa pietra è un prodotto di una deposizione avvenuta circa 5 milioni di anni fa, nel Pliocene.
Fu in quel periodo che la piattaforma carbonatica chiamata Trapanese emerse, a causa di movimenti che ancora oggi avvengono tra la zolla Africana e quella Europea.