I pinoli sono semi commestibili che in Europa vengono prodotti da diverse varietà di pini, tra cui ilpino comune e il pino cembro, contenuti all’interno delle pigne e avvolti da un guscio duro e solido che viene chiamato strobilo. La loro storia ha origini antichissime: le prime rilevanti tracce del loro uso, infatti, risalgono al 79 a.C. tra le rovine di Pompei. Se e’ vero che il pinolo cresce in umili ambienti, è stato da sempre considerato un elemento talmente nobile e genuino, da fare storia e da essere ricordato nella mitologia come frutto amato da Bacco.
Già i Frigi, popolo originario dell’Anatolia centrale, adoravano il pino non solo per la sua bellezza sempreverde, ma anche perché forniva dei frutti con i quali preparare un vino inebriante. In Grecia, durante le feste propiziatorie di fertilità, delle pigne ancora chiuse venivano gettate in fosse scavate nella terra insieme ad altri oggetti; simboleggiando, con la loro forma, l’attributo maschile ancora gravido del seme. Nella letteratura latina vi sono numerose testimonianze sulla fama afrodisiaca dei pinoli. Ovidio li elogiava nella “Ars amatoria” come uno dei pochi cibi sicuramente capaci di favorire l’amore, mentre Plinio scriveva: “i pinoli spengono la sete, calmano i bruciori dello stomaco e vincono la debolezza delle parti virili”. In cucina i Romani, grandi estimatori della buona tavola, accompagnavano l’aroma dei pinoli al formaggio, e Apicio li consigliava come ingrediente per confezionare salse, carni o ripieni. Quasi 1000 anni dopo, il medico e filosofo arabo Avicenna sentenziò che i pinoli aumentavano lo sperma e provocavano il coito.
Il pinolo, simbolo di energia, evoca quell’immortalità che proprio gli dei gli attribuirono per le sue caratteristiche intrinseche. I pinoli, infatti, hanno un alto contenuto di grassi prevalentemente insaturi, con un’importante percentuale di acido linoleico (omega 6); vantano un buon contenuto proteico e sono ricchi di fibre, sono un’ottima fonte di vitamine (soprattutto E e PP) e minerali (in particolare, calcio, fosforo, ferro, che contribuisce alla perfetta circolazione e ad un’ottimale regolazione nervosa, rame, che aiuta il corpo ad assorbire ancora più ferro, potassio e magnesio, che migliora i sintomi derivanti dalla fatica, sciogliendo tensioni e crampi muscolari). Come tutti i semi oleosi, anch’essi sono molto energetici e molto calorici (contengono 595 calorie ogni 100 gr., pertanto vanno utilizzati con moderazione dai diabetici e da coloro che sono in sovrappeso), quindi perfetti come ricostituenti, per gli sportivi, per contrastare i periodi di stress e stanchezza.
Hanno effetti antiossidanti, mantenendo giovane la pelle e sano l’organismo, aiutano a ridurre l’appetito grazie all’acido pinolenico, una molecola che stimola la produzione intestinale di un ormone detto CCK, che indica al cervello che non ce’ bisogno di sentirsi affamato, portando al rallentamento della velocità di digestione nello stomaco e producendo un senso di sazietà. I pinoli aiutano a ridurre il rischio cardiovascolare in quanto ricchi di grassi salutari, fibre, steroli vegetali, arginina, vitamine e minerali dall’effetto antiossidante; rallentano l’invecchiamento grazie al loro elevato contenuto in antiossidanti, che protegge le cellule dall’azione dannosa dei radicali liberi prodotti sia durante i processi di assimilazione dei nutrienti, che a causa dell’azione di fattori esterni come il fumo o le radiazioni; contenendo luteinaprevengono la degenerazione maculare e la cataratta, mentre la vitamina A, sotto forma di betacarotene, è indispensabile per mantenere la salute ottimale degli occhi. I pinoli danno sollievo alla gastrite, all’ulcera, all’eccessiva acidità di stomaco, al reflusso esofageo, stimolano la virilità nell’uomo, contrastano la tubercolosi e i problemi respiratori in genere, come asma, tosse, bronchite…basta non eccedere nel loro consumo per via del loro alto contenuto calorico!
Caterina Lenti
Meteoweb