È con grande tristezza che è stata annunciata la scomparsa dell’artista siciliano Aldo Sessa, uno dei più quotati interpreti siciliani della pittura a china. Nato a Palermo 83 anni fa, Sessa si è spento dopo una lunga malattia, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo dell’arte.
Pittore quotato, Aldo Sessa aveva conseguito il titolo di Maestro d’Arte presso l’istituto d’Arte di Palermo e aveva insegnato Disegno e Storia dell’Arte negli Istituti di Scuola Superiore del Veneto e della Sicilia. La sua passione per l’arte e la sua dedizione all’insegnamento hanno lasciato un segno indelebile nella vita di numerosi studenti e colleghi. Nella sua lunga carriera artistica, Sessa si è distinto per la sua tecnica originale della “puntinatura” a china colorata, basata su una trama di punti e linee sapientemente calibrati. Questa tecnica gli ha permesso di creare opere grafiche di straordinaria bellezza, caratterizzate da atmosfere magiche e incantate.
Attratto dai grandi maestri del Quattrocento italiano, come il Perugino e il Botticelli, Sessa ha saputo fondere la dolcezza dei loro volti e la leggiadria delle figure femminili con elementi decorativi misteriosi tipici dell’arte egiziana e dello stile Liberty. Il risultato è un’arte unica e originale, che ha conquistato il cuore di appassionati e collezionisti in tutto il mondo.
Ma Aldo Sessa non si è limitato a produrre opere d’arte: la sua passione per la cultura e il patrimonio artistico lo ha portato a dedicarsi alla ricerca storica e alla denuncia della condizione di degrado di siti di interesse culturale, come castelli, monumenti, chiese, vecchi edifici e paesaggi dimenticati. Con la sua arte, Sessa ha cercato di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica affinché si potesse recuperare e restaurare il patrimonio artistico della nostra cultura, contribuendo così alla promozione e al riconoscimento della ricchezza culturale della Sicilia in tutto il mondo.
Il suo impegno sociale e artistico è stato apprezzato sia in Italia che all’estero, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti in città italiane come Firenze, Torino, Roma, Venezia ed Erice, e in paesi stranieri come la Spagna, la Francia, il Giappone e la Cina. Le sue opere sono esposte in mostre permanenti presso vari comuni della Sicilia, presso la sala “Schengen” dell’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo e presso gallerie d’Arte di Venezia, Ferrara, Roma e Palermo, oltre che in collezioni private.