Anche per l’ultimo ponte dell’anno, prima della pausa natalizia, tanti hanno prenotato una piccola vacanza per qualche giorno di relax, all’estero o in Italia. Un nuovo studio di eDreams, dedicato proprio al ponte dell’Immacolata, ha messo in evidenza le destinazioni preferite dai viaggiatori: non poteva, naturalmente, mancare la Sicilia.
Il 2023 è stato un anno abbastanza strategico per weekend lunghi e break e, per chiuderlo in bellezza, non c’è niente di meglio di una vacanza. Secondo la ricerca di eDreams, agenzia di viaggi online, tra le mete preferite dagli italiani per il ponte dell’8 dicembre ci sono Parigi, Milano e Londra. La top 5, però, comprende anche città d’arte mediterranee e capitali più orientali.
I viaggiatori in partenza da Roma Fiumicino prediligono Parigi, Barcellona e Bucharest per quanto riguarda i viaggi all’estero per queste date, mentre per i viaggi in Italia hanno scelto Catania e Palermo. Chi parte dagli aeroporti di Milano ha privilegiato invece Londra e Tirana.
Milano sarà la meta di chi parte da Catania, Napoli e Lamezia Terme, mentre Roma accoglierà anch’essa viaggiatori provenienti da Catania, seguiti però da quelli in arrivo da Palermo e Bari. Napoli e i suoi presepi sono nel cuore dei viaggiatori che hanno prenotato da Torino.
Palermo e Catania tra le preferite degli italiani
Per il ponte dell’Immacolata, un italiano su due ha bloccato le date da uno a due mesi prima della partenza, il 30% da due a tre mesi prima. Le mete italiane preferite da chi ha prenotato per il ponte dell’Immacolata sono: al primo posto Milano, seguita da Catania, Roma, Palermo e Napoli.
Tra le mete estere che gli italiani hanno scelto per questi giorni di vacanza spicca al primo posto Parigi, poi Londra, Barcellona, Tirana e Bucarest
Andando alla top 5 delle destinazioni italiane prenotate dai turisti stranieri si posizionano prima Roma, Milano, Venezia, Bologna e Firenze. I viaggiatori internazionali che visiteranno l’Italia nei giorni del ponte provengono per il 33% dalla Spagna, per il 16% dalla Francia, per il 9% dalla Germania, per l’8% dal Regno Unito e per il 6% dal Portogallo.
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