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Se ne hai uno, è meglio! I portafortuna siciliani da non fare mancare in casa

Per la Sicilia e i siciliani, la scaramanzia non è un aspetto da poco. Le pratiche volte ad attrarre la buona sorte si ritrovano in molte culture e si può essere scaramantici per molte ragioni. C’è chi lo è perché lo ritiene un modo per controllare situazioni di incertezza o imprevedibilità: sebbene la nostra esistenza sia ricca di eventi che non possiamo di certo controllare, pensare che ci sia un “rituale” in grado di darci una mano, riduce sicuramente l’ansia e lo stress. Per questo si porta un amuleto, si evitano certi numeri o, magari, si tengono in casa determinati oggetti.

A proposito di oggetti, in Sicilia ne esistono parecchi ai quali si attribuisce il valore di portafortuna. Molti di noi hanno visto tramandare da una generazione all’altra tanti cimeli, ai quali si è sempre dato un significato molto importante.

Da piccoli, si osservano e si apprendono le credenze e i rituali dei nostri genitori o dei nonni e, quando si ha una particolare predisposizione, si decide di portarli avanti. Di fatto, si tratta anche di un modo per mantenere un legame con le proprie radici, con la comunità alla quale si appartiene. Abbiamo pensato di elencare alcuni simboli che si trovano spesso in Sicilia e che, oltre a riflettere la storia, sono anche considerati dei portafortuna.

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Portafortuna siciliani

Pigne di ceramica: li avete viste molte volte e si ritiene che averne una in casa sia di buon auspicio. Non è un caso se, spesso, adornano proprio gli ingressi delle abitazioni o i cancelli di ingresso alle proprietà. L’albero di pino è sinonimo di salute, vitalità e rinnovamento. Anche le Teste di Moro, riccamente decorate, vengono da molti intesi come un buon augurio.

Una tartarughina di ceramica

Se passate da Catania, non potete fare a meno di imbattervi nel “liotru”, cioè l’elefante: questo animale è di buon auspicio perché, nel caso della città etnea, avrebbe aiutato in tempi antichi la popolazione. Secondo alcuni, avrebbe cacciato animali selvatici e pericolosi ai tempi della fondazione. Anche la tartaruga è considerata un portafortuna, poiché porta una vita lunga e serena. Attenzione, però, a rivolgerle verso casa quando si colloca all’esterno, perché così indica alla fortuna il cammino verso casa.

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Chiudiamo la rassegna con la Trinacria e la testa di Medusa, due simboli molto famosi di sicilianità. La Trinacria si ritrova in moltissimi contesti e si dice possa allontanare il malocchio e scacciare gli influssi maligni. La testa di Medusa si trova spesso sulle porte, proprio perché può allontanare ogni male.

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Redazione