Nel centro storico di Catania, zona sud-ovest, è possibile visitare il pozzo di Gammazita: luogo simbolo di un amore impossibile.
Una leggenda ci racconta infatti di una storia ambientata al tempo della dominazione angioina, durante la Guerra del Vespro.
Si narra di una giovane e bellissima ragazza catanese, Gammazita, della quale si innamorò perdutamente un soldato francese. Purtroppo per lui la fanciulla era già fidanzata. Ma lui niente. Notte e giorno a pensarla. Così, come spesso accade, il troppo amore si rivelò per quello che realmente era: ossessione. E ad ogni avance rifiutata questo sentimento di frustrazione cresceva.
La rabbia di non poterla avere sua crebbe a tal punto che il giorno del matrimonio della fanciulla catanese egli la seguì. E quando la vide da sola la aggredì violentemente. Ma non ci fu trippa per gatti. La fanciulla infatti preferì gettarsi dentro il pozzo più vicino piuttosto che perdere l'onore.
Una storia bellissima che rende gloria alla lealtà e fedeltà delle donne catanesi, in primis, e siciliane, dopo.
Oltre a questa leggenda ve ne sono tante altre che cercano di spiegare la nascita del nome Gammazita.
Una celebra sempre l'amore tra due anime.
Questa volta i protagonisti sono un pastore, Amaseno, ed una ninfa, Gemma.
La leggenda vuole che il dio Plutone si fosse invaghito della ninfa. In questo modo fece ingelosire Proserpina che trasformò la povera ninfa in una sorgente d'acqua.
Il giovane pastore restò solo ed amareggiato. E gli dei, impietositi dalle sue pene d'amore, lo trasformarono in una seconda fonte.
Il pozzo rappresenta il luogo dove i due sfortunati amanti si uniscono.
Gammazita, in questo caso, deriverebbe dall'uso storpiato delle parole gemma e zita ("fidanzata", "sposa"), modificate dall’uso comune.
Autore | Viola Dante; Immagine: www.facebook.com