La XIX edizione del Premio Internazionale Beato Padre Pino Puglisi si focalizza sulle persone semplici, figure che, pur lontane dai riflettori, offrono un contributo essenziale alla società. Senza cercare notorietà o riconoscimenti, queste persone si dedicano con altruismo e amore al bene comune, trasformando la vita di chi le circonda con gesti quotidiani. L’ispirazione viene dal messaggio di Padre Pino Puglisi, che affermava: “Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto”.
L’evento al Teatro Politeama di Palermo
Il premio, che si terrà il 24 novembre 2024 alle ore 21 presso il Teatro Politeama Garibaldi di Palermo, è stato istituito dal sacerdote Antonio Garau. L’iniziativa, promossa dall’arcidiocesi di Palermo e dall’Associazione Giovani 2017 3P, gode del patrocinio dell’Assessorato regionale al Turismo, dell’Assemblea regionale siciliana e del Comune di Palermo, con la produzione esecutiva di Panastudio.
Sette premiati e l’impegno di Gino Cecchettin contro la violenza di genere
Tra i sette premiati, i cui nomi saranno annunciati nei prossimi giorni, emerge la figura di Gino Cecchettin, padre di Giulia, vittima di femminicidio. Cecchettin è stato scelto per il suo impegno nella lotta contro la violenza di genere e per la sua richiesta di un cambiamento culturale. Il suo lavoro nelle scuole e con i giovani lo ha reso un simbolo di giustizia e consapevolezza, dimostrando una straordinaria dedizione civile e sociale.
Un riconoscimento che riflette l’eredità di Padre Puglisi
Il Premio Internazionale Padre Pino Puglisi si ispira profondamente alla figura del sacerdote ucciso dalla mafia. Ogni anno, il riconoscimento viene assegnato a chi, con umiltà e determinazione, fa la differenza nella vita degli altri, portando avanti i valori di solidarietà e speranza. Le persone premiate incarnano questo spirito, dimostrando che anche i piccoli gesti possono avere un impatto profondo.