È quanto stabilito da un pool di studiosi americani, guidati dal professor Scott Small, neurologo del Columbia University Medical Center. Lo studio, finito sulla rivista di settore “Nature Neuroscience”, ha stabilito che dopo una cura ‘ricostituente’ a base di cioccolato, il gruppo di volontari esaminati, compresi in un età che va dai 50 ai 69 anni, aveva riscontrato un miglioramento nelle attività mnemoniche.
Ma attenzione: prima che vi buttiate a capofitto nella vostra dispensa, è necessario chiarire che gli studiosi sono arrivati a somministrare dosi da cavallo ai propri pazienti: ovvero ben 900 milligrammi di flavonoidi racchiusi in una bevanda da gustare tutti i giorni, per tre mesi.
I risultati hanno stabilito che non solo vi era stato un miglioramento significativo della memoria in tutti i soggetti coinvolti, ma che inoltre vi era stata una progressiva diminuzione di quello che è il naturale declino cognitivo causato dall’età.
Un risultato incredibile, che ha portato gli scienziati a conoscere dunque qualcosa in più, sugli effetti delle malattie degenerative; dopo una cura di questo tipo, i degenti erano infatti in possesso di una memoria comparabile a quella di un 30-40enne, e il loro flusso sanguigno risultava dunque aumentato in quell’area del cervello definita ‘giro dentato’, segno che è stata la cura a base di cioccolata a migliorarne le prestazioni.
Che il cioccolato fosse un vero portento, lo sapevamo già. Ci era già stato detto diversi anni fa dagli svizzeri, che attestarono la sua cruciale importanza nel contrastare le malattie cardiovascolari e nel diminuire la pressione sanguigna. Ma il cioccolato è anche presente nella lista dei dietologi e nei regimi alimentari di coloro che soffrono di ipercolesterolemia, e per il suo elevato contenuto di fibre, sembrerebbe anche in grado, da studi preliminari, di combattere il diabete.
A patto però che sia fondente, che sia costituito cioè da almeno il 70% di cacao, perché è proprio nel frutto da cui si ricava poi il cioccolato, che si trova tutto il suo benessere, e non certo negli zuccheri aggiunti, né dal burro di cacao, e nemmeno dal latte, che pur fa bene, ma non apporta i benefici qui sotto e qui sopra descritti.
La massiccia presenza di antiossidanti, fanno essere il cioccolato anche un prezioso alleato contro l’invecchiamento, ad esempio della pelle. Studi clinici hanno infatti dimostrato come sia in grado di proteggere dalla degenerazione, le cellule esposte ai raggi UV.
È inoltre un grande amico della serotonina, l’ormone del buonumore; ed è anche capace, come le carote, gli spinaci e i mirtilli, di migliorare la vista.
E non è finita qui, il cioccolato cura anche la tosse, grazie a quel composto noto come teobromina, che agisce sul nervo vago, responsabile degli attacchi di tosse; ma non ditelo ai vostri bambini.
Autore | Enrica Bartalotta