La processione dei Misteri si svolge a Trapani dalle ore 14. 00 del Venerdì Santo e si protrae , per quasi ventiquattro ore, sino al sabato.
E' la più lunga manifestazione religiosa italiana e tra le più antiche.
I Sacri gruppi dei Misteri percorrono infatti gran parte delle vie della città siciliana, in uno spettacolo di luci, suoni, colori ed emozioni.
Si tratta di una tradizione dalle evidenti origini spagnole che si rappresenta da quasi 400 anni.
I “Misteri” sono venti raffigurazioni artistiche della Passione e Morte di Cristo, esattamente diciotto gruppi, più i due simulacri di Gesù Morto e di Maria Addolorata.
Su una base sagomata di legno " vara ", si ergono le opere scultoree, realizzate dagli artigiani trapanesi del XVII e XVIII secolo e rappresentanti scene evangeliche.
La tecnica di realizzazione delle statue consistette nello scolpire nel legno i volti, le mani ed i piedi, così come di legno è lo scheletro. Internamente sostenuti da ossature in sughero, sui quali si modellarono gli abiti grazie al fatto che la stoffa, precedentemente immersa in una mistura di colla e gesso permetteva una maggiore naturalezza degli abiti e maggiore plasticità espressiva, secondo una tecnica tipicamente trapanese, detta " carchèt ".
Per la realizzazione di questi gruppi non ci ispirò all' iconografia classica, ma ad episodi citati nei Sacri Testi o nei Vangeli Apocrifi ed aggiungendo anche delle personali interpretazioni e gli artisti trapanesi seppero dare a questi gruppi una dinamicità rappresentativa unica nel vasto panorama della Sacre Rappresentazioni.
Le statue sono fissate ad una base lignea detta " vara " , con un procedimento particolare, al fine di consentire una certa oscillazione durante il trasporto, tale da esprimere una scenica rappresentatività al gruppo.
La " vara " appoggia su " cavalletti " di legno e questi ultimi sono ricoperti, durante la processione, da una stoffa nera detta " manta ".
La rappresentazione scenografica dei Misteri è ambientata più nell'epoca medievale che ai tempi dell'occupazione romana della Palestina. Si possono notare soldati dalla divisa spagnoleggiante o elmi sostituiti da immaginari pennacchi, per non dir poi che spesso i volti di alcuni personaggi ( come il giudeo della Spogliazione ) altro non erano che raffigurazioni di uomini dell'epoca ( nel caso specifico, sembra che il giudeo fosse tal " Setticarini ", l'aiutante del boia allora presente a Trapani ).
Le statue vengono addobbate con preziosi ornamenti argentei ed elaborate composizioni floreali, illuminate in modo da far risaltare i tratti del volto, le movenze di dolore e sofferenza.
Ogni gruppo è portato a spalla da non meno di dieci uomini, detti " massari " . I portatori conferiscono alla processione uno dei suoi aspetti più significativi : "l' annacata ". Con questo termine si intende il movimento impresso al gruppo seguendo le cadenze dei brani musicali suonati dalle bande.
Ad organizzare la processione fu, nei primi anni del '600, la Confraternita di San Michele Arcangelo che successivamente affidò alle maestranze cittadine l'onore e l'onere di condurre in processione i Sacri gruppi. A capo di ogni ceto vi è oggi il Capoconsole, coadiuvato dai consoli e collaboratori.
Il più antico atto d'affidamento ( Ascesa al Calvario ) è del 20 aprile 1612, mentre l'ultimo gruppo ad aggregarsi alla processione ( Gesù dinanzi ad Erode ) venne affidato dalla Confraternita il 13 novembre 1782.
I Misteri sono custoditi presso la settecentesca chiesa barocca delle Anime Sante del Purgatorio da dove prende avvio la processione nel pomeriggio del Venerdì Santo. Il lungo corteo dopo essersi snodato per le vie della città e aver trascorso un' interminabile e affascinante notte, si conclude, sempre nella chiesa del Purgatorio intorno alle ore 14.00 del Sabato Santo.