Processo Yara, il genetista non ha dubbi: Dna è di Bossetti
Si è svolta oggi l'ennesima udienza del processo per l'omicidio della piccola Yara a carico di Massimo Giuseppe Bossetti. L'udienza ha avuto come tema centrale, l'analisi del DNA.
Ad essere ascoltati dai giudici, questa volta sono stati gli specialisti Carlo Previderè, responsabile del Laboratorio di genetica dell’Università di Pavia, e la sua collaboratrice Pierangela Grignani.
I genetisti hanno spiegato che, quando è stato arrestato il muratore di Mapello con l’accusa dell’omicidio di Yara, gli esperti dell'Università di Pavia compararono il Dna di Ignoto 1 e quello prelevato a Bossetti. In quella stessa istanza rilevarono “una perfetta corrispondenza tra il Dna di Ignoto 1 e quello dell'imputato”.
Omicidio Yara: l'epilogo e la conferma del DNA
Il genetista, stabilì che anche la madre di Bossetti, era la madre di Ignoto 1. Il profilo di Ignoto 1, infatti, presentava un particolare di provenienza materna e comparando il profilo di Ignoto 1 con quello di 500 donne risultò che uno di questi profili presentava questa caratteristica molto rara e che apparteneva alla mamma dell’imputato.
Da qui la “piena compatibilità” rispetto all'ipotesi che la donna fosse madre di Ignoto 1.