Diffondere tra i giovani la cultura del rispetto del territorio e la conoscenza delle attività di Protezione civile. Questi gli obiettivi principali del progetto ‘Anch’io sono la Protezione Civile…a Salemi’.
L’iniziativa, proposta dal Gruppo comunale di volontariato di Protezione civile in collaborazione con il Comune di Salemi, è l’unica in provincia di Trapani scelta dal dipartimento nazionale di Protezione civile ed è dedicata ai ragazzi dai dieci ai 16 anni.
Venti giovani, grazie a un campo scuola, avranno la possibilità di conoscere e imparare da vicino le buone pratiche di Protezione civile accrescendo le proprie conoscenze in termini di sicurezza e consapevolezza dei rischi che possono manifestarsi sul territorio in specifiche situazioni.
Il campo scuola si terrà dal 3 all’8 luglio: sei giorni e cinque notti nella sede del Centro operativo comunale di via San Matteo, dove saranno montate anche due tende con le relative brandine per il pernottamento, consentiranno ai ragazzi di conoscere da vicino il mondo e le attività della Protezione civile. La partecipazione è gratuita.
“Prevenzione e informazione sono fondamentali – spiega il sindaco di Salemi, Domenico Venuti – ed è con questa consapevolezza che abbiamo creduto fortemente nel progetto ‘Anch’io sono la Protezione Civile’ sostenendolo, così come da anni ormai sosteniamo il lavoro del Gruppo comunale di volontari. Salemi può contare su una realtà che si è contraddistinta per spirito di sacrificio e impegno al servizio dei cittadini“.
Le domande per la partecipazione al progetto dovranno essere inviate esclusivamente via mail, all’indirizzo gruppocomunaleprotezionecivile@cittadisalemi.it, dal 17 al 28 giugno. I moduli sono scaricabili dal sito del Comune di Salemi (www.cittadisalemi.it) e dalla pagina Facebook del Gruppo comunale di Protezione civile.
“Vogliamo fornire ai ragazzi strumenti utili in casi di emergenze – dice Salvatore Maltese, coordinatore del Gruppo comunale di Protezione civile di Salemi -. Si tratta di una esperienza formativa utilissima per i giovani, i quali potranno poi trasferire il bagaglio di conoscenze acquisito alle rispettive famiglie”.