Tra la Sicilia e il suo mare esiste un rapporto speciale. L’isola, nel corso dei secoli, ha imparato a conoscere molto bene le acque che la circondano. Proprio perché le conosce bene, sa quanto possano essere pericolose e imprevedibili. Si dice che il mare sia traditore e non si può non essere d’accordo. Da millenni, chi naviga con passione o per professione è ben consapevole del fatto che, da un momento all’altro, può accadere di tutto. Proprio per questo motivo, non mancano i proverbi siciliani dedicati al mare, come quello che vogliamo farvi conoscere oggi. Partiamo, dunque, a vele spiegate alla scoperta delle migliori tradizioni di Sicilia.
A mari nun ci sunnu taverni: qual è il significato di questa frase? Cominciamo, naturalmente, da una semplice traduzione: “A mare non ci sono taverne”. Forse così non è ancora chiaro cosa voglia dire, dunque approfondiamola un po’. Si tratta di un ammonimento per tutti coloro che intendono avventurarsi in mare da sprovveduti o, comunque, senza le giuste conoscenze. È questa la chiave del paragone con la taverna. Le taverne, così come le osterie, sono luoghi in cui si va a rilassarsi, a cercare un temporaneo rifugio. Di certo, non sono posti in cui si deve mantenere alta la guardia o si deve prestare troppa attenzione, rimanendo ben vigili. Ci si può davvero dedicare al relax. A mare, però, è tutta un’altra storia.
Il proverbio siciliano scelto per voi ci ricorda che, quando si naviga, non è così facile trovare rifugi. Quando la terra è lontana, il marinaio si trova circondato dall’acqua. Non c’è un luogo in cui rilassarsi del tutto, ma bisogna mantenere sempre alta l’attenzione. Restare vigili, senza sentirsi mai troppo al sicuro. Ancora una volta la saggezza popolare siciliana ci ha regalato un bellissimo spunto di riflessione, che siamo certi vi tornerà utile.