Non si finisce mai di scoprire nuovi proverbi siciliani. Proprio quando si crede di averli sentiti tutti, ecco che ne arriva uno nuovo, pronto a stupirci e intrattenerci. Esiste un modo di dire per ogni occasione: ce ne sono per le occasioni di festa, per il susseguirsi delle stagioni, per i sentimenti. Un tempo queste frasi così semplici ed essenziali erano tenute in grande considerazione: vi si faceva affidamento quando si aveva un problema o quando si doveva risolvere una controversia. Le si citava quando si era in cerca di conforto o se si doveva consolare qualcuno. Le si ripeteva per strappare una risata, fare riflettere o, semplicemente, far passare il tempo più velocemente. Oggi rientrano di diritto nell’ambito del folklore e sono un ottimo modo per conoscere più da vicino la cultura della nostra bellissima Sicilia.
Il proverbio siciliano che abbiamo scelto è molto semplice: Cu avi la cummirità e ‘un si ni servi mancu lu cunfissuri lu pò assolviri. Per capirlo meglio, partiamo da una traduzione: “Chi ha le comodità e non se ne serve, non può essere assolto neanche dal confessore”. Avete capito cosa intende dirci? Questo proverbio ci ricorda che, quando ci è possibile, dobbiamo vivere nel modo migliore in cui possiamo vivere. Secondo la saggezza popolare, privarsi delle comodità anche quando se ne hanno tante, è un atto grave quanto un peccato che non può essere assolto. Si tratta, a modo suo, di una sorta di carpe diem in chiave siciliana. Si può essere più o meno d’accordo, ma è certo che, ancora una volta, la saggezza siciliana ha colto nel segno.